40 anni di Croce Bianca

La Croce Bianca di Tesero festeggia i suoi primi 40 anni di attività. Lo fa con una festa, l’8 luglio a Ziano di Fiemme, ma lo fa soprattutto continuando a portare avanti il suo impegno sul e per il territorio. Quell’impegno che da quattro decenni vede l’associazione in prima linea nelle attività di servizio 118, nelle urgenze/emergenze e anche nei trasporti secondari. Attualmente la Croce Bianca ha 6 persone alle dipendenze, 49 volontari e 5 ambulanze. Nel 2022 sono stati 2.447 i pazienti trasportati, per un totale di 117.051 km e 8.187 ore di servizio.

Dietro ogni associazione ci sono nomi, volti e storie. A partire dai fondatori che il 4 luglio 1983 hanno voluto dare vita all’Associazione di Pubblica Assistenza Croce Bianca di Tesero: Ottavio Gianmoena, Fernando Barbolini, Michele Vinante, Guido Sieff, Mario Tomaselli, Michele Cocola, Gianfranco Zorzi e Marcello Zanon. Negli anni il testimone del loro impegno è passato di mano in mano: ai dipendenti, si sono sempre affiancati tantissimi volontari. Ad oggi sono centinaia gli uomini e le donne che in questi 40 anni hanno dedicato il loro tempo agli altri attraverso questa associazione.

Croce Bianca in Val di Fiemme è già di per sé sinonimo di servizio. Ma non tutti sanno quanto sia variegata la sua attività. Oltre al servizio di soccorso legato al 118, offre la possibilità di concordare con gli utenti il trasporto con l’ambulanza, anche all’estero, da o verso il proprio domicilio o luogo di vacanza, verso ospedali e cliniche private. Tramite Servizio Sanitario Provinciale è possibile organizzare il trasporto in occasione di visite mediche e interventi in day hospital, anche con accompagnatore se richiesto dall’Azienda Sanitaria. Inoltre, per chi non riesce a muoversi in autonomia è disponibile, con modalità privata, un trasporto su misura con lettino o sedia, ossigeno, presidi di mobilizzazione o immobilizzazione, anche con accompagnatore e infermiere o medico. La Croce Bianca è poi presente durante l’anno a tantissimi eventi per i quali presta il servizio di assistenza sanitaria quando previsto dalla normativa, così da garantire un pronto intervento in caso di necessità.

Inoltre, è ente formatore accreditato per erogare corsi alla popolazione sulla disostruzione delle vie aree, la rianimazione cardiopolmonare, una prima gestione dei traumi e su come chiamare i soccorsi, azione che se svolta correttamente può davvero fare la differenza in caso di emergenza.

Lo stesso entusiasmo dei fondatori si trova in chi oggi mette il suo tempo a disposizione di Croce Bianca. Come Leonardo, giovane umbro che dal 2020 vive in Val di Fiemme: “Credo molto nell’aiutare il prossimo, tanto che quando mi sono trasferito per lavoro il mio primo pensiero è stato quello di trovare un gruppo di volontariato dove poterlo continuare a fare, anche per ringraziare la comunità che mi ha accolto. Ho valutato varie opzioni e la formazione erogata dalla Croce Bianca di Tesero era ciò che mi affascinava di più: imparare come poter essere d’aiuto anche in casi critici. Iniziato il corso, mi sono reso conto di aver trovato più di quanto cercassi: ho incontrato un gruppo che, a braccia aperte, mi ha accolto nella sua grande famiglia. Io lavoro con le forze dell’ordine e grazie alla Croce Bianca riesco a completare al meglio il mio impegno nei confronti dei cittadini. Aiutare chi è in difficoltà è una sensazione impagabile ed unica; il miglior guadagno è il sorriso o il semplice “grazie” della persona soccorsa”.

Alessia, invece, è dipendente di Croce Bianca, per la quale lavora da quasi quattro anni, prima nel servizio trasporti biologici, ora come soccorritrice in ambulanza: “Da quando sono arrivata, sono cresciuta tanto, non solo a livello di soccorso, ma proprio come persona. Sento che le mie ansie e paure si sono trasformate in un’opportunità di crescita, il mio lato istintivo ha dato spazio anche alla ragione, il mio essere sempre organizzata ha fatto aumentare la mia curiosità per l’imprevisto. Il soccorso è adrenalina pura, ma anche empatia, lato di me che non pensavo di avere. Le soddisfazioni sono tante, come purtroppo anche le “botte nello stomaco”: ci si affeziona a chi si ha di fronte e, se se ne va, rimane un vuoto dentro, tanto grande da far perdere la stabilità; un vuoto che va riempito con la serenità che si sa di essere riusciti a dare a questa persona per la quale, per tanto tempo o per qualche secondo, si è stati una certezza. In conclusione, posso dire alla Croce Bianca di Tesero un grande grazie perché mi ha aiutata a cambiare la mia vita in meglio”.

Genny, 27 anni di Carano, ha deciso di frequentare il corso di autista soccorritore quando suo nipote ha avuto un incidente in casa e nessuno dei presenti aveva saputo come intervenire: “Anche se devo ancora fare l’esame pratico e il tirocinio, mi sento più sicura e se dovessi trovarmi in una situazione di emergenza saprei cosa fare per dare un primo soccorso. All’idea che tra poco farò pratica, accompagnando l’equipaggio durante i turni, sono contenta e allo stesso tempo agitata perché non so come reagirò emotivamente: sul manichino, durante le prove pratiche, abbiamo provato vari scenari e ci siamo fatti anche delle risate, ma la realtà è diversa e quindi l’emozione è tanta”.

Anche Isacco, 27 anni di Tesero, sta frequentando il corso: “Ho superato la prova teorica e con un po’ di agitazione affronterò anche l’esame pratico perché sento che voglio andare avanti e diventare soccorritore. Mi rendo conto che, se anche non facessi il volontario, tutto ciò che ho imparato sarebbe ugualmente molto utile perché può sempre capitare di dover prestare il primo soccorso a qualcuno, ma dentro di me sento che la cosa giusta è andare avanti. Non so come reagirò ai primi interventi, potrei non fare le cose bene ma so che sarò accompagnato in questo; anche se mi bloccassi, l’intervento sarebbe ugualmente condotto bene, con il tempo io migliorerò”.

Fondamentale è anche l’apporto dei singoli cittadini, che contribuiscono come aderenti sostenitori e che partecipano alle raccolte fondi. Inoltre, la Croce Bianca contribuisce a costruire e ad allargare la rete con le altre associazioni del territorio, con le quali collabora a vario titolo. Insieme continuano a seminare e a veder germogliare quei valori di gratuità, altruismo e spirito di servizio che hanno contribuito alla crescita di una valle che ha fatto del volontariato una delle sue fondamenta.

Monica Gabrielli

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