si inaugurano mercoledì 23 agosto a Malga Tassulla in Val Nana, ai piedi del Monte Peller nelle Dolomiti di Brenta, i Suoni delle Dolomiti che nelle nostre valli inizieranno il 25. In tutto 17 appuntamenti, con un’offerta artistica come sempre variegata che spazia dalla musica classica al jazz, dalla canzone d’autore alla world music, al teatro musicale che avranno luogo in differenti ambienti della montagna che si prepara all’autunno e dunque in grado di regalare colori e panorami come in pochi altri momenti dell’anno.
Venerdì 25 agosto ai laghi di Bombasel alle ore 12.00 ci saranno Dave Douglas, già noto ai Suoni, con Michael Moore, Peggy Lee, Marcus Rojas, Dylan van der Schyff a celebrare il ventennale di Mountain Passages di Dave Douglas. Era il 2003 quando I Suoni delle Dolomiti commissionarono al trombettista americano una partitura dedicata alla musica e alla cultura alpina ed in particolare a quella ladina. Lui, cogliendo nel segno lo spirito e lo stile del festival, rinunciò al pianoforte e al contrabbasso scrivendo per una band decisamente particolare: tromba, violoncello, tuba, batteria e clarinetto.
Lunedì 28 agosto l’“usignolo gypsy-jazz”, Tatiana Eva-Marie porta la sua musica nella natura dei Prati Col al cospetto delle Pale di San Martino, assieme alla Avalon Jazz Band. Con Gabe Terracciano al violino, Dennis Pol alla chitarra e Wallace Stelzer al contrabbasso la cantante si immerge nella musica di Django Reinhardt, Sidney Bechet, Cole Porter e altri nomi del French jazz. A rendere inconfondibile la firma di questa giovane stella, il contributo dei suoi testi inediti e la ventata di arditi arrangiamenti.
Giovedì 1° settembre al Col Margherita ci sarà la prima “Alba” alle 6.30. A suggellare quel momento unico di sospensione fra le tenebre e la luce è l’incontro del violoncello “Maggini” del ‘600 di Mario Brunello, preziosa anima del festival e il Polish Cello Quartet, formazione che riunisce quattro violoncellisti di spicco della nuova generazione di musicisti: Tomasz Daroch, Wojciech Fudala, Krzysztof Karpeta e Adam Krzeszowiec.
Mercoledì 6 settembre alle ore 12.00 i prati di Malga Canvere si trasformeranno in teatro a cielo aperto per accogliere lo spettacolo-concerto “Polimero, un burattino di plastica” scritto da Giobbe Covatta e interpretato da Gene Gnocchi; il testo si accompagna alle musiche di Stefano Nanni, anche in veste di Direttore dell’orchestra di archi e percussioni “Bruno Maderna”, e alla viola solista di Danilo Rossi.
venerdì 8 settembre dai fasti della corte di Versailles di re Luigi XIV alle distese in quota di Sagron Mis, al cospetto della Pale di San Martino Le Petite Écurie presenta il concerto “No strings attached”. Il nome dell’ensemble si riferisce alla “Grande Écurie”, un’istituzione musicale alla corte reale di Luigi XIV a Versailles, dove erano impiegati la maggior parte dei suoi suonatori di fiati.
Martedì 12 settembre alle 12.00 in località Tresca sul Monte Agnello, un panorama a perdita d’occhio sulle cime dolomitiche che spazia dal Lagorai al Brenta fino alle Alpi farà da cornice alle note del terzetto Wieder, Gansch & Paul.
Da Strauss a Steve Wonder, i tre superbi solisti dei celeberrimi Mnozil Brass sono apprezzati grazie ad una grande classe e uno humor decisamente accattivante. Con Thomas Gansch alla tromba, filicorno e voce, Leonhard Paul al trombone, tromba basso e voce e Albert Wieder alla tuba, il trio propone un modo di suonare assolutamente originale e un’interpretazione decisamente senza precedenti.
Giovedì 14 settembre alle ore 12.00 al Col Bel sul Buffaure in val di Fassa, Rosario Giuliani al sax e Luciano Biondini alla fisarmonica firmano un tributo al grande Ennio Morricone. Per l’occasione il duo presenta una selezione di alcuni celebri temi di Morricone rivisitati in modo da valorizzarne le melodie e, insieme, da poterli utilizzare come veicolo di improvvisazione. Un’arte, quella dell’improvvisazione, in cui sia Giuliani che Biondini hanno ottenuto importanti riconoscimenti ed apprezzamenti, tanto da rendere i due musicisti da tempo i protagonisti del panorama jazz internazionale.
Domenica 17 settembre alle ore 12.00 al Passo Lavazè si presenta Iva Bittovà, musicista, attrice e ballerina ceca, che per il suo concerto a I Suoni delle Dolomiti 2023 salirà con Vladimír Václavek (voce e chitarra) e Jacob Růžička (percussioni) su un palco eccezionale, incorniciato fra i maestosi massicci del Latemar e Catinaccio, il Corno Bianco e il Corno Nero.
Martedì 19 a villa Welsperg sempre alle 12.00 Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello presentano un accorato tributo alla musica di Pino Daniele con il progetto “Il cielo è pieno di stelle”. Con le Pale di San Martino a fare da scenografia e il Parco di Villa Welsperg a prestarsi come palco, il progetto si tinge di tutta la ricchezza di colori e sfumature della musica del grande cantautore.
Dal 22 al 24 settembre il tradizionale trekking de I suoni delle Dolomiti è dedicato a un dialogo in musica, nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei, nato dal duo di Paolo Fresu (tromba, flicorno) con Daniele Di Bonaventura (bandoneon) e affinato da Pierpaolo Vacca (organetto), grazie all’avventura teatrale dello spettacolo “Tango Macondo”. In questo dialogo si inseriranno, sotto la guida dei tre grandi artisti, due giovani musicisti Giulio Ferraro (tromba) e Giosué Mazzei (chitarra) del Conservatorio F.A. Bonporti di Trento e Riva del Garda.
I concerti nelle valli delle dolomiti orientali si concluderanno
domenica 24 settembre alle 12.00 al rifugio Contrìn sotto la Marmolada. L’appuntamento è con il progetto speciale firmato Paolo Fresu (tromba, flicorno), Daniele Di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto), con i giovani musicisti Conservatorio F.A. Bonporti di Trento e Riva del Garda, Giulio Ferraro (tromba) e Giosué Mazzei (chitarra). Un dialogo in musica davvero speciale nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei attraverso l’avventura teatrale dello spettacolo “Tango Macondo”.
Gli altri appuntamenti nel Trentino orientale li trovate QUI
Nella foto: Dave Douglas