Alla Scuola ladina: “Peer education” sulle dipendenze, affettività e sessualità

Emozioni, relazioni, condivisione: da sempre sono i temi fondanti di VIF (acronimo di Vivere, Informare, Formare), il progetto salute della Scuola Ladina, che da anni si impegna nel proporre agli studenti di tutte le classi opportunità di incontro e di crescita, percorsi di indagine e di scoperta, momenti di riflessione e di divertimento. In particolare in questo anno di emergenza sanitaria, nel quale il benessere di ciascuno, personale e sociale, è divenuto ancor più obiettivo complicato da raggiungere, insegnanti e studenti con impegno e non senza difficoltà hanno continuato a tessere all’interno della scuola la fondamentale rete di confronto, di scambi, e di amicizie necessaria per la maturazione di ciascuno. Anche grazie alle nuove tecnologie hanno potuto proseguire le loro attività la redazione del giornale scolastico di Filoreflex e il corso di teatro, realizzato dalla regista Michela Marangoni dell’Associazione Antermoia, così come i progetti scientifici e umanistici, che hanno trovato terreno fertile di sviluppo sui social e nelle stanze multimediali della piattaforma d’istituto. Nonostante le restrizioni imposte dalla normativa anticovid, i docenti, col sostegno dell’Apss e degli esperti che da anni collaborano coi Licei di Fassa, sono riusciti a far decollare i percorsi di Peer education VIF sulle dipendenze e sull’affettività e la sessualità, grazie ai quali i più giovani si fanno portatori tra i pari di informazioni e riflessioni su temi scottanti che coinvolgono quotidianamente le nuove generazioni. Le due classi 3LLLA e 3LLLB del Liceo linguistico di Fassa nelle ultime settimane si sono impegnate nei rispettivi corsi di formazione, approfondendo con gli esperti le tematiche che riporteranno ai ragazzi più piccoli, in uno stile immediato, diretto, efficace. I peer leader hanno cercato e prodotto materiali e video per creare dibattito e per provare dare una scossa alle teste e ai cuori dei loro compagni di scuola, che come tutti noi in questi mesi di reclusione hanno sperimentato la solitudine e qualche personale difficoltà. Come dei veri artificieri ancora una volta i peer sono pronti a far brillare le loro bombe multimediali per fare esplodere le dipendenze e ad accendere le micce scintillanti dell’entusiasmo e della collaborazione, per provare ad essere ambasciatori dello star bene e protagonisti attivi e ardenti del territorio.

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