Il 26 settembre, tra 1400 atleti provenienti da oltre 50 Paesi per la prima edizione dell’IRONMAN 70.3 Venice-Jesolo c’era anche una rappresentanza del DoloTeam. A raccontare la gara è Glauco Veronesi: “Con una temperatura dell’acqua di 22 °C, muta facoltativa e condizioni del mare ottimali, gli atleti age-group hanno affrontato i primi 1,9 km a nuoto circondati da un grande pubblico in festa. Fin dall’inizio si è preannunciata una gara veloce con prestazioni davvero incredibili per gli atleti. Frazione di bici di 90 km partendo da Jesolo, passando a Cavalino Treporti, per poi dirigersi fino ad Eraclea. Percorso in bici veloce e pianeggiante, come quello podistico sul lungomare di Jesolo che ha permesso al pubblico delle grandi occasioni di incitare gli atleti lungo tutto il tragitto fino al traguardo, direttamente sulla spiaggia”.
La gara è stata vinta in 3:58:55 dal tedesco Hannes Butter; a meno di mezz’ora di distanza, la prima atleta donna, la polacca Alicja Pyszla-Basan.
Del DoloTeam Nicola Duchi 7° posto assoluto al traguardo a 10’ dal vincitore e 3° di categoria M18-24; Massimiliano Marsilli, 8° al traguardo, un solo secondo dopo Duchi, 1° di categoria M30-34 e 4° tempo assoluto in bici; Luca de Toffol 66° al traguardo e 15° di categoria M40-44; Patrick Bombardelli 83° al traguardo e 17° di categoria M35-39.
Al via anche Peter Lanziner, forte podista alla sua prima esperienza in un IronMan 70.3. Ecco il suo commento: “È stata veramente molto intensa! Tante emozioni e soprattutto una sfida contro me stesso. Il nuoto non è stato un granché, ma di questo ne ero consapevole; ho fatto per i miei standard un’ottima prestazione in bici (37 km/h di media) e questo mi faceva ben sperare per un tempo sotto le quattro ore e mezza che per me sarebbe stato veramente incredibile! Sono partito bene nella corsa e fino circa al decimo chilometro stavo correndo nei tempi che mi ero prefissato. Purtroppo, però, da quel decimo chilometro il mio corpo ha cominciato a cedere… Sono arrivati i crampi e ho dovuto calare nettamente il ritmo e addirittura in certi chilometri fermarmi a camminare. Per fortuna la crisi forte a livello muscolare è arrivata a 3 km dalla fine quindi, massaggiandomi un po’ e camminando e corricchiando, sono riuscito a tagliare il traguardo. Il tempo finale di 4h 45’ mi soddisfa comunque tanto perché l’obiettivo era stare sotto le cinque ore. Mi hanno già chiesto, se ne farò un altro. Per ora dico di no! Devo ancora riprendermi fiocamente ma soprattutto godermi ancora quello che ho fatto”.
Presenti per la squadra predazzana anche Daniele Crestani e Piergiorgio Bovenzi.