Automobili: diminuiscono le riparazioni

Con la crisi le riparazioni dei veicoli vengono fatte sempre più al risparmio e senza certificazione, rendendo il parco auto circolante più insicuro. A incidere maggiormente sulla sicurezza sarebbero i casi di danni strutturali sistemati in modo approssimativo, saldature effettuate su acciai speciali (non sempre consentito) senza l’ausilio delle speciali attrezzature prescritte dalle case, fino alla mancata sostituzione di sospensioni e scatole dello sterzo compromesse dagli urti, con il rischio di improvvisi cedimenti che mettono a serio rischio la vita di tutti gli utenti delle strade, automobilisti, motociclisti, trasportati e pedoni. Le cause di tutto sarebbero quindi da ricollegare alle ristrettezze economiche dovute alla crisi che spingono l’automobilista meno accorto ad affidare la riparazione a strutture poco qualificate, con prezzi stracciati e scarsa qualità del servizio e dei pezzi di ricambio se non addirittura usati.

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Da un’indagine del Centro Studi e Documentazione di Direct Line sulla manutenzione delle auto condotta nel mese di febbraio 2015 su 1.000 individui di età compresa tra i 18 e i 64 anni, emerge un dato inquietante: rapportando i risultati dello studio al totale del parco circolante, si può stimare che a oltre tre milioni di automobili non venga effettuata nemmeno la manutenzione ordinaria, con rischi conseguenti alla sicurezza non solo degli occupanti. Il 12% del campione, nonostante la consapevolezza del valore della manutenzione, dichiara di non effettuare alcun intervento alla propria autovettura per i costi troppo elevati.

Leonilde Sommavilla

dentelin.eu
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