BRT o RTT? Quale mobilità in Fiemme e Fassa?

L’Associazione Transdolomites, con la collaborazione del costruttore Stadler, noto per i treni tipo Flirt che circolano in Trentino ed Alto Adige, oltre che per molte altre tipologie di treni, anche a scartamento ridotto, e di tram in servizio in tutto il mondo, sta organizzando per  il 3 maggio 2022 la visita alla RTTL Rete Tram-treno del Luganese nel Cantone Ticino, in Svizzera (https://www.rttl.ti.ch/ )

Questo progetto interessa la città di Lugano ed i suoi sobborghi fino al confine italiano a Ponte Tresa (Varese): un’area densamente abitata con un’importante frequentazione turistica. E’ prevista la costruzione di nuove linee di tram, di cui Lugano finora è priva, e la loro unione con l’esistente ferrovia per Ponte Tresa per mezzo di un raccordo in galleria che permetterà ai treni di sbucare in pieno centro a Lugano e di proseguire, come tram, per le vie della città.

La ferrovia per Ponte Tresa, indicata con linea S60 della rete Ticino-Lombardia (TiLo), ha scartamento ridotto e binario unico, ma svolge in modo economicamente molto efficiente un servizio impressionante con inizio alle 5 della mattina e fine a mezzanotte e frequenza di 15 minuti dalle 6 alle 20, 30 minuti negli altri orari.

Per unirsi alla nuova rete tranviaria, la linea Lugano – Ponte Tresa si sta dotando di una flotta di tram-treni, veicoli capaci di viaggiare come treni sull’infrastruttura ferroviaria (maggiore velocità e protezione mediante segnali) e come tram in città (fermate molto vicine e marcia a vista), costruiti da Stadler. Durante la visita sarà possibile toccare con mano e viaggiare su questi veicoli innovativi e conoscere le loro caratteristiche tecniche ed i dettagli del progetto RTTL incontrando rappresentanti di Stadler e della società Ferrovie Luganesi SA che gestisce la linea.

Gli interessati possono effettuare con anticipo una pre-iscrizione contattando Massimo Girardi, presidente di Transdolomites al numero 320.4039769, o all’email: girardi.massimo@brennercom.net ,

La trasferta verrà effettuata con pullman dedicato che raccoglierà i partecipanti nelle Valli di Fassa, Fiemme, Cembra ed all’occorrenza a Trento. La quota economica per gli aderenti al viaggio verrà calcolata sulla base delle adesioni ricevute.

“Riteniamo che questo viaggio studio possa rappresentare un’occasione interessante, anche nella prospettiva della progettazione e realizzazione del tram a Trento e del collegamento su ferro  tra Rovereto-Riva” afferma Massimo Girardi, presidente di Transdolomites.

Come noto, Transdolomites ha promosso e sostenuto attivamente il progetto di una ferrovia convenzionale da Trento a Penia, mentre la Provincia si è orientata verso la realizzazione entro le Olimpiadi del 2026 di un Bus Rapid Transit in Fiemme e Fassa deliberando però nel maggio 2021 che “il “nuovo” piano stralcio della mobilità … potrà dare indicazioni in merito alla realizzazione di altri sistemi di trasporto di cui il BRT potrebbe costituire un elemento ancillare, di supporto o di partenza per una sua futura evoluzione”. In più occasioni la Provincia ha dichiarato che l BRT potrà evolversi in uno su ferro più veloce e capiente (ferrovia leggera). “Le informazioni sul progetto BRT diffuse fino ad oggi – afferma Transdolomites – lasciano però dubbi sulla reale possibilità di questa conversione del BRT: è perciò importante acquisire una conoscenza diretta di queste tecnologie, di cui il tram-treno è l’espressione più moderna e flessibile, per poter partecipare consapevolmente al dibattito e, come minimo, ottenere che il progetto del BRT sia fatto in modo da permettere realmente la trasformazione in ferrovia”.

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