Costoso “come bere un bicchier d’acqua”

Forse una volta si ambiva alla Evian e alla Perrier. In America da sempre farebbero pazzie per la San Pellegrino. Anni fa si favoleggiava di aziende giapponesi che andavano oltre il Circolo Polare Artico a rapire iceberg che poi sarebbero stati sciolti e imbottigliati una volta arrivati a casa. C’entra poco il fatto che l’acqua è già considerata il prossimo “oro bianco” e che stiamo andando incontro ad una crisi idrica epocale.

Oggi l’acqua in bottiglia “di lusso” è una realtà. Esiste ad esempio un sito commerciale italiano che si chiama “acquedilusso.it” attraverso cui è possibile acquistare una cinquantina di acque da tutto il mondo, una più particolare, esotica e costosa dell’altra. Naturali e gasate, da sorgenti in quota sotto ai ghiacciai ma non solo, in bottiglie di vetro, in plastica e perfino in alluminio. Tra le acque più vendute si fa preferire la canadese Iceberg che viene ottenuta sciogliendo strati di ghiaccio datati 12000 anni e quindi certamente intatti e non inquinati. È l’acqua più leggera del mondo (unica ad avere un tasso di minerali disciolti pari a 9 sulla scala apposita) e costa 99,50 € per 6 bottiglie da 75 cl. Virtualmente insapore, è ideale per allungare i whisky single malt.

Poi c’è la finlandese Kuohu, prelevata da una sorgente nella zona del Grandi Laghi dove le falde stanno sopra un’area di 230 kmq di roccia tanto che l’acqua prende un sapore particolare. A quasi 8 euro a bottiglia. E mentre è stato provato che la francese Eau de Sail, che risale bollente da oltre 1700 metri di profondità, stampa uno scontrino da 99.50 € per 12 bottiglie da 80 cl di gasata, l’Acqua Fiji viene estratta nell’arcipelago polinesiano in una camera di roccia sotterranea distante più di 2000 km dalla più vicina forma di inquinamento, piogge acide e industrializzazione: più o meno 2,50 € a bicchiere.

E poi c’è l’acqua degli attori di Hollywood, la Bling H2O che costa 75 € per 72 cl, confezionata in una bottiglia esclusiva, in edizione limitata, lavorata a mano con incastonati cristalli Swarovski e con tappo di sughero, prodotta usando ben nove livelli di purificazione, compresi ozono e microfiltrazioni. L’acqua di Armani bevuta nei suoi ristoranti? 29.50 € per 6 bottiglie da 75 cl: praticamente low cost.

Le bottiglie in vendita sul sito hanno in comune un design artistico e un prezzo importante. Vale anche per la Cedea, made in Alba di Canazei e distribuita anche in alcune attività della nostra valle: 12 bottiglie da 37.50 cl di naturale costano 64.00 €. La principale caratteristica di questa acqua pare essere l’alcalinità, cioè la quantità di sali con proprietà basiche, cioè contrarie all’acidità. La bottiglia Cedea 8.1, dal livello di PH contenuto, aiuta quindi a bilanciare il metabolismo umano facendone anche una questione di salute perchè “noi siamo quello che mangiamo” ma anche quello che beviamo. Sgorga dalla roccia a 1500 metri di quota a 6,9ºC di temperatura e ha 130 mg di sali disciolti per litro.

L’acqua minerale più alta d’Europa, la Ega Scotoni, imbottigliata da una sorgente a poche decine di metri dal Rifugio Scotoni, a 2.160 metri di altitudine in Alta Badia, viene invece venduta con una trattativa privata direttamente dal sito o attraverso un secondo sito commerciale del settore, richiswaters.com, dove sei bottiglie di frizzante costano 58.00 €. L’acqua giace sotto uno strato di permafrost che garantisce una temperatura costante a 2,4° durante tutto l’anno.

Detto questo, il Giappone vanta tre delle quattro acque più costose del mondo, prima tra tutte le Supernariwa, un litro della quale – prelevato da una sorgente formatasi milioni di anni fa dopo una tempesta di meteoriti e l’eruzione di un vulcano in mare – costa 9.000 €. La bottiglia più costosa in assoluto è francese ma ha un nome italiano: l’Acqua di Cristallo Tributo a Modigliani è stata venduta all’asta a 60.000 euro per una bottiglia da 750 ml: non solo vanta una bottiglia in oro massiccio disegnata da un artista ma è un blend di tre acque diverse – una francese, una islandese e una delle Fiji. Si dice che 5 mg di oro a 24 carati vengano disciolti nell’acqua per aumentarne l’alcalinità.

Enrico Maria Corno

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