Il cambiamento più grande siamo noi

Pubblicato nel 2020

Da Predazzo alla Spagna, una vita fatta di prove e fatica ma anche di grandi opportunità e consapevolezze. Questo e molto di più è Denise Dellagiacoma, già atleta della nazionale di sci di fondo delle Fiamme Gialle e, da diversi anni, insegnate di meditazione e yoga. In realtà Denise non solo insegna yoga ma è la founder di Yoga Academy, la più grande scuola di Yoga online d’Italia, con la quale cerca di trasmettere ogni giorno l’importanza dell’accettare i cambiamenti dentro di noi e valorizzare noi stessi come esseri umani unici. L’abbiamo intervistata a distanza, dalla Val di Fiemme alla Spagna, per conoscerla meglio e raccontare un po’ della sua affascinante storia di coraggio e determinazione.

Da dove sei partita? E com’è la tua vita ora? Alla luce della tua esperienza personale, secondo te come la volontà influisce sul cambiamento dentro noi stessi, oltre che alla motivazione di seguire la nostra strada?

“Sono trentina di Predazzo, figlia di genitori sportivi che fin da piccola mi hanno messo gli sci ai piedi. Seguendo il loro sogno, ho gareggiato per le categorie di fondo con le Fiamme Gialle, arrivando a competere anche in gare importanti, convincendomi che quella era la mia strada. A 21 anni ho smesso di sciare in modo brusco, volevo cambiare. Ci sono sempre state trasformazioni drastiche nella mia vita ma è anche vero che, dopo un grande cambiamento, tutto porta all’equilibrio. In questo momento storico difficile e importante – e sto parlando ovviamente di ciò che segue il Covid19 – ci sono altri cambiamenti che dovrò affrontare: primo fra tutti lasciare Barcellona, dove vivo oggi. Viaggiare tanto come facevo prima sarà più difficile, costerà di più, e questo mi condurrà ad un nuovo equilibrio”.

Quando hai iniziato a praticare yoga e che cosa ha comportato questa scelta nella tua vita?

“Non mi ha mai spaventato il cambiamento, anzi, mi ha sempre stimolato. Quando hai venticinque anni sei un po’ più leggero nell’affrontarlo, nonostante io abbia scelto di lasciare un lavoro sicuro per seguire chi ero veramente. Quando ho smesso di sciare, mi sono trasferita poco dopo a Roma. In quegli anni ho lavorato per l’ufficio stampa delle Fiamme Gialle, il Ministero Degli Affari Esteri e Mediaset. Nel frattempo mi iscrissi alla Facoltà di Scienze della Comunicazione perchè sognavo di diventare una giornalista sportiva. Dopo la laurea, per superare un periodo non facile della mia vita, decisi di partire per un viaggio in Spagna, dove mi innamorai del surf fin dalla prima onda che vidi.

Tornata in Italia, iniziai a praticare in modo più intenso lo yoga che avevo precedentemente sperimentato in diverse occasioni. Dopo qualche mese, decisi di dimettermi dal Ministero con la prospettiva di tenere una rubrica in una trasmisione sportiva Mediaset ma, appena consegnate le dimissioni, i dirigenti della televisione mi comunicarono che i loro programmi erano cambiati. In meno di una settimana, la mia vita – anche e soprattutto da un punto di vista professionale – era stata stravolta e non in meglio e per me fu un duro colpo da assorbire. In quel momento, ho potuto sfruttare il fatto che ero diventata insegnante di yoga e ho iniziato ad insegnare, intuendo fin dalla prima lezione che quella sarebbe stata la mia strada.

Postare le mie lezioni sui social network e su YouTube è una cosa che è arrivata successivamente, grazie a nuovi progetti e possibilità. E adesso, a 34 anni, mi ritrovo consapevole che la mia vita sarà costellata da cambiamenti, come per tutti. L’impermanenza, tutto scorre e nulla permane, è alla base della vita di ognuno di noi e sono pronta ad affrontare nuove sfide e nuovi percorsi. Oggi cerco di lavorare su me stessa e di ascoltarmi. Sapersi ascoltare è un dono che mi ha dato lo yoga e la meditazione. E’ un incontro profondo con se stessi. Per molti è preferibile non vedere, non sapere, il cambiamento fa paura ed è più facile negarlo, chiudendosi alla possibilità che al di là del fosso magari ci sia un mondo nuovo, un giardino bellissimo in cui si può vivere meglio. Non è semplice cambiare ma di certo possiamo avere a nostra disposizione degli strumenti che ci aiutano in questo percorso. Lo yoga è uno di questi”. Da ex atleta sai bene cosa siano il sacrificio e la determinazione.

Quanto gli insegnamenti sportivi che hai appreso in Fiemme sono stati preziosi anche nella disciplina che insegni?

“Credo che gli sportivi abbiano una marcia in più nella vita. Fin da piccola ho imparato cosa fossero sacrificio e determinazione. Gli allenamenti continui sono formativi sia per il corpo che per la mente. Spesso lo sport è un maestro di vita unico: come la montagna, ti insegna a stare al mondo, guidandoti sulla tua strada personale. Io mi sento fortunata: vivere in un paesino di montagna e praticare per molti anni sport a livello agonistico mi ha dato tanta forza interiore. Cerco sempre di trasmettere che la disciplina, nelle pratiche meditative e di yoga, è essenziale. Ci vogliono impegno e costanza, come per l’atleta che si allena tutti i giorni perché sa qual é il suo obiettivo e lo vuole raggiungere. Gli obiettivi di benessere sono più empirici e quindi si rischia più facilmente di perdere la concentrazione e volontà di mettersi in gioco ogni giorno ma essere costanti nella pratica è importante per stare meglio”.

Cosa vorresti dire ai giovani che, in questa situazione critica legata al coronavirus, stanno cercando di trovare la propria strada, senza aver paura del domani?

«Credo che i giovani sappiano cosa vogliono e non vogliono. Il momento è molto delicato ma chi segue i propri sogni non sbaglia. Ognuno sa cosa è meglio per sé, non è così scontato perché molto spesso siamo condizionati a seguire i sogni e le aspettative altrui pressati da questioni culturali, religiose o famigliari, perdendo di vista noi stessi. Spero che questo periodo sia servito a tutti per capire che nulla è scontato e per ricordarsi di se stessi e degli altri, del pianeta in cui abbiamo la fortuna di vivere e per avere fiducia nel domani. E un ultimo consiglio che mi sento di dare ai giovani è quello di fare sport e leggere tanti più libri possibile”. Se potessi, c’è qualcosa che cambieresti nella tua vita o che rimpiangi? E che cosa non cambieresti mai? “Sono felice della donna che sono oggi, con tutti i miei pregi e difetti, e quindi tutto il percorso che ho fatto per arrivare sino a qui, con scelte sbagliate e poi corrette che sono tutte state essenziali per essere ciò che sono oggi. Non cambierei assolutamente nulla e non rimpiango nulla”.

Che cosa vuol dire “fermarsi a respirare”? Racconti spesso quanto sia essenziale per vivere meglio. Puoi spiegarci perché?

“Fermarsi a respirare vuol dire prendersi del tempo da dedicare a noi stessi e al nostro respiro, alito di vita. La maggior parte di noi non respira bene o comunque non lo sa fare nel modo corretto. Il nostro corpo reagisce a ciò che c’è fuori, ad una società che va di fretta, si irrigidisce e non respira bene. Per questo dobbiamo cercare di modulare il respiro e lo yoga aiuta molto. Basta respirare bene qualche minuto ogni giorno per vederne i benefici. Prima impariamo ad ascoltare il respiro e poi impareremo ad ascoltare noi stessi”.

Federica Giobbe

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