In occasione del suo settantesimo anniversario, il Trento Film Festival ha presentato un’edizione speciale della tradizionale e amata sezione Destinazione…, che dal 2011 presenta un itinerario cinematografico e culturale dedicato a un paese o area geografica affini al Festival, unendo l’interesse nei confronti di un territorio, il suo paesaggio e il suo ambiente, all’attenzione per la sua rilevanza geopolitica e culturale.
In questa edizione speciale, Destinazione… si è trasformata in un viaggio nel tempo, guardando attraverso la lente della fantascienza e degli studi sul cosmo al futuro del nostro Pianeta, tema sempre più al centro della manifestazione.
Destinazione… futuro, che abbiamo seguito tutte le sere, è un programma cinematografico con un film science-fiction per ogni decennio del festival, dagli anni ‘50 agli anni ‘10 del nostro secolo, che abbia utilizzato il paesaggio, la montagna e la natura, per mettere in scena il futuro della Terra o dare forma a pianeti lontani.
“It came from outer space”, in Italia “Destinazione…terra” è stata la prima pellicola in linea con la vasta produzione americana SF della guerra fredda in cui la figura dell’alieno invasore allude a ben altre invasioni. In questo caso l’alieno è “buono” e gli uomini “stupidi”.
Curioso, un po’ inquietante e, apparentemente con scarsa attenzione agli animali, il secondo film della serie: “The end of August at the zone hotel”, una produzione cecoslovacca del 1966, con un gruppo di donne, uniche superstiti in un mondo postcatastrofico, cerca un uomo per riprodursi. Un film protofemminista l’ha definito qualcuno. Da non perdere per gli appassionati del genere.
Il programma prosegue oggi con “Phase IV”, film americano del 1974, unico girato dal mago degli effetti speciali Saul Brass, girato in una città abbandonata per l’attacco di formiche giganti altamente evolute.
Domani, martedì, “On the silver globe”, la nascita di una nuova civiltà su un pianeta perduto nello spazio, un’opera visionaria del polacco AndrejZulawski del 1989.
Seguirà mercoledì, anticipato alle 21.15 (dura infatti 130 ‘) “Starship Troopers”, una folgorante epopea avventurosa firmata da Paul Verhoeven del 1997, filmata nei paesaggi selvaggi del Wyoming e South Dakota.
giovedì “The wild blue fonder” dell’81, uno dei film più sorprendenti di Werner Herzog, tra alieni e mondi morenti, e venerdì “Last and first man”, unico film diretto dal compositore islandese Johann Johannsson, scomparso nel 2018. Il film è uscito nel 2019.
Sabato, l’ultimo film della serie, non sarà alle 21.30 al Modena, come gli altri, ma alle 14.30. Destinazione…futuro chiuderà con “Wall-E” del 2008, film noto a grandi e piccini.
Il programma è stato curato da Sergio Fant, responsabile del programma cinematografico del Trento Film Festival, e di Enrico Azzano e Miro Forti, membri della commissione di selezione, in collaborazione con Trieste Science + Fiction Festival.
Nella foto: una scena di On the silver globe