“Do l vièl de saer”, uno spettacolo per don Luigi Vian

Domenica 1° ottobre, a San Giovanni di Fassa presso la sede dell’A.P.S.P., la Majon di Fascegn ricorda Don Luigi Vian, prete salesiano originario della Val di Fassa, che ha donato la sua vita agli ultimi, in particolare ai ragazzi tossicodipendenti e che per loro si è prodigato e speso anche in Val di Fassa.  Anche quest’anno la Majon di Fascegn propone l’appuntamento con l’iniziativa intitolata “Do l vièl de saer”, che dedica uno spettacolo teatrale a un personaggio fassano. Per questa terza edizione è stata scelta una persona molto conosciuta, ben oltre i confini valligiani. 

Alberta Rossi, responsabile della Biblioteca specialistica dell’Istituto e del progetto, spiega il perché di questa scelta: «Don Luigi Vian è originario della Val di Fassa, dove molto ha operato e si è prodigato per il bene della sua gente, in particolare dei più giovani e dei più bisognosi e qui in valle è tornato nell’ultimo periodo della sua vita, ospite della Casa di Riposo di San Giovanni di Fassa. E da questa istituzione, che quest’anno festeggia i 20 anni di attività, è pervenuta alla biblioteca la richiesta di collaborazione per realizzare l’edizione 2023 dell’iniziativa “Do l vièl del saer” dedicandola a un personaggio legato alla struttura stessa in modo da richiamare maggiormente l’attenzione dei valligiani sulla sua realtà.

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Inoltre la figura di Don Gigi, la sua storia e i suoi insegnamenti sono attuali e il messaggio che portano con sé ha un’urgenza sociale che purtroppo anche il mondo ladino vive».  La rappresentazione teatrale “DO L VIÈL DEL SAER – Don Gigi Vian vel te dir vèlch” verrà messa in scena all’aperto, sulla terrazza dell’A.P.S.P. di San Giovanni di Fassa di fronte al suggestivo gruppo dei Monzoni, domenica 1° ottobre in due appuntamenti, alle 14.00 e alle 16.30.   Autrice e regista del testo è Ilaria Chiocchetti di Moena: «La rappresentazione – spiega – è divisa in due parti. Nella prima si raccontano gli episodi salienti della vita di Don Luigi Vian, mentre nella seconda si descrive in che contesto è nata la struttura della Casa di Riposo, rievocando inoltre anche la storia degli edifici adiacenti, caratterizzati oggi da un’importante funzione culturale e sociale per la comunità fassana. Per scrivere il testo mi sono basata soprattutto sulle interviste rilasciate dallo stesso Don Luigi a Radio Studio Record e su quelle fatte ai suoi famigliari dal personale della biblioteca dell’Istituto Ladino».

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