Fassa Coop guarda al futuro

Luca Giongo guarda al passato con soddisfazione e orgoglio e al futuro con fiducia. Dopo 17 anni nel ruolo di Direttore Generale, non esita a definire Fassa Coop un’azienda solida e in espansione; un’azienda che ha investito tanto e che tanto sta raccogliendo; un’azienda che non si ferma e che continua ad esplorare nuove strade per garantire servizi al passo con i tempi e con le esigenze del territorio.

Direttore, trasformiamo le sue parole in numeri: quali sono i dati che testimoniano la solidità di cui parla?

2.000 soci, 120 dipendenti (+ 40 stagionali in estate ed in inverno), 5 punti vendita e 1 discount, 1 centro commerciale con 5 reparti extra-alimentari, 1 supermercato di 1.000 metri quadrati e 1 ingrosso di 4.000 metri quadrati. E un bilancio in crescita: in questi 17 anni il fatturato è aumentato del 77%, passando da 18.363.304 € del 2005/2006 ai 32.504.222 € dell’annata 2021/2022. A crescere è stato soprattutto l’ingrosso, passato da 6.034.329 a 15.200.000 €, con un incremento del 152%. Non sono mancati i momenti critici, in particolare durante la pandemia: le chiusure dell’inverno 2020/2021 hanno causato un risultato d’esercizio in perdita, ma l’anno successivo abbiamo chiuso con un attivo di 498.272 €; un dato non ancora ai livelli del 2019, ma in netta ripresa. Secondo le prime stime, l’anno finanziario si chiuderà a settembre con oltre 35 milioni di euro di fatturato, dei quali 17 milioni relativi all’ingrosso.

Gli investimenti fatti negli ultimi anni, per oltre 5 milioni di euro, stanno quindi già dando i loro frutti?

Decisamente sì! Il business plan si poneva un orizzonte temporale di 4 anni, ma già dopo 2 anni abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. I mercati che volevamo ampliare nell’ingrosso erano quelli del gelo (che è cresciuto di oltre il 30%) e quello della carne, scelte che si sono rivelate vincenti. Recentemente, per non congestionare la struttura dell’ingrosso di Sèn Jan e poter programmare gli acquisti in base alle necessità e alle previsioni, abbiamo deciso di prendere in affitto a Trento, con contestuale servizio di trasporto, due magazzini, uno da 150 posti bancale per il gelo, l’altro da 200 posti bancale per i prodotti secchi. Per quanto riguarda la carne, invece, il Consiglio d’Amministrazione ha appena approvato un nuovo progetto.

Di cosa si tratta?

A breve realizzeremo un laboratorio di lavorazione della carne a servizio dell’ingrosso. Stiamo acquistando alcuni macchinari che ci permetteranno di tagliare, macinare e lavorare la materia prima richiesta dai nostri clienti. Si tratta di un investimento in cui crediamo molto: ai 50.000 € di attrezzatura, abbiamo aggiunto quasi 14.000 € di formazione per i cinque venditori, l’addetto alla lavorazione, lo specialist e buyer della carne, il responsabile commerciale e il responsabile acquisti. La carne è un prodotto delicato, la concorrenza nel settore è alta, ma la qualità della materia prima e del servizio viene premiata con la fidelizzazione dei clienti.

Ci sono altri progetti all’orizzonte?

Sempre per quanto riguarda l’ingrosso, stiamo puntando sull’hotellerie: visto che il reparto casalinghi del Fassa Coop Center è solido e funziona bene, vogliamo proporre un nuovo servizio per le forniture di sala e cucina di alberghi e ristoranti. Prosegue nel frattempo, il progetto informatico sulla codifica delle merci extralimentari, lavoro che ci permette di controllare meglio le vendite di ogni ambito ed avere un controllo di gestione a 360 gradi, sapere cosa si vende e con quale marginalità e sempre più importante. L’intenzione è anche quella di investire di più nell’e-commerce, già attivo per l’extralimentare, soprattutto per i prodotti turistici che è difficile trovare su altre piattaforme online. Il prossimo passo sarà quello di permettere gli ordini dal domicilio anche per la spesa alimentare: dopo la positiva esperienza durante il lockdown, vorremmo partire prima con la possibilità di fare ordini via mail o telefono e poi con un sito più strutturato tramite Conad.

E sul medio-lungo termine?

Siamo fiduciosi per il futuro, nonostante l’inflazione e l’aumento generale dei costi. Questo anche grazie a investimenti che ci hanno permesso di ridurre le spese energetiche. E proprio in questa direzione vogliamo continuare ad andare: dopo aver installato pannelli fotovoltaici che producono oltre 250 kWh sul tetto del supermercato, vogliamo ampliare l’impianto sui tetti dell’extralimentare per altri 150 kWh, arrivando così a coprire oltre metà del nostro fabbisogno energetico. Un investimento non solo economico, ma anche ambientale, che va ad aggiungersi a tante altre azioni green che abbiamo messo in campo perché crediamo che la crescita debba andare di pari passo con il rispetto dell’ambiente (nuovi corpi illuminanti, frigoriferi refrigerati a CO2 anziché a gas freon, con recupero dell’acqua calda per il riscaldamento, colonnine di ricarica per auto e biciclette, vetture ibride…).

Dal punto di vista delle risorse umane, invece, stiamo riorganizzando l’azienda nelle tre macroaree (ingrosso, alimentare, extralimentare). In questo lavoro ho coinvolto in prima persona il mio vice, David Pisoni, che sarà il futuro direttore di Fassa Coop e che in questo modo potrà definire la sua squadra di collaboratori. I risultati, infatti, non si raggiungono da soli: se io posso guardare con orgoglio a quanto fatto in questi 17 anni da Direttore Generale, il merito è anche dei miei collaboratori. E se ora posso guardare con fiducia al futuro è perché so che ci saranno persone competenti che sapranno proseguire il lavoro sul cammino di crescita che abbiamo intrapreso.

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