Sono tempi in cui le risorse per i Comuni difettano mentre la burocrazia mantiene la sua presa. Passiamo in rassegna le principali iniziative in programma in Val di Fassa.
Moena
Visibilissimo, rumoroso nonché centralissimo è il grande cantiere sul Rio Costalunga, una sinergia tra Servizio bacini montani e Comune di Moena ma con fondi prevalentemente provinciali. Obiettivo: mettere in sicurezza la foce del torrente dove il corso d’acqua si getta nell’Avisio. Dopo l’esondazione dell’estate 2018, costata indennizzi milionari, la Provincia fa sul serio. In primavera la ditta Ediltione ha demolito il ponte sulla ex Statale 12 che taglia il paese da nord a sud e prima dell’estate lo ricostruirà. Contemporaneamente ha provveduto a rinforzare gli argini con la realizzazione di micropali. Le maestranze del Servizio bacini montani invece devono completare il lungo lavoro che li impegna da tempo per ricostruire il profilo dei due torrenti in modo che le acque dell’Aviso e del Rio Costalunga non entrino in conflitto. La creazione di cumuli di detriti è stato un fattore che ha favorito la tracimazione del corso d’acqua che nasce al passo Costalunga. Dopo la necessaria sosta estiva l’attività di cantiere riprenderà in autunno con la demolizione e ricostruzione del ponte del Lescio, il passaggio in vicinanza della panetteria Zanoner.
Più a monte lavorano i mezzi per completare la strada forestale “Terre Rosse” una pista che servirà a costruire una seconda briglia filtrante per trattenere detriti e legname nei momenti di piena. Con questo secondo lavoro, che sarà realizzato nei prossimi anni, il Rio Costalunga non farà più paura.
La viabilità interna sarà migliorata con la realizzazione del marciapiede che da piazza Scopoli porta a Val de Senta Maria. Sono anni che si parla di quest’opera e finalmente sono operativi gli espropri e in autunno (forse) il cantiere prenderà forma. «Proseguiremo – afferma il sindaco Alberto Kostner – con l’asfaltatura e cubettatura delle strade più compromesse. I numerosi cantieri e il conseguente passaggio di mezzi pesanti hanno peggiorato la situazione della viabilità interna». Continua la sistemazione del municipio che ha urgente necessità di essere messo a norma. Dopo la realizzazione al piano terra degli ambulatori medici, dell’ufficio anagrafe e della sala Rovisi dedicata a riunioni pubbliche ora è attivo lo spostamento della sala giunta al quarto piano e la conseguente riorganizzazione degli spazi interni al primo piano. È prevista la sistemazione dell’ufficio Apt in piaz de Sotegrava con ampliamento dei locali e apertura di un ingresso al pubblico per la sala Rovisi. Rimane irrisolta l’accessibilità alla biblioteca che si trova al secondo piano dell’immobile e quindi si raggiunge solo attraverso quattro rampe di scale. Troppe per una popolazione che invecchia. «È in programma – spiega il sindaco – la costruzione di un ascensore ma per ora non sono in grado di comunicare con certezza i tempi. Rimane comunque una nostra priorità».
Oltre al fondo stradale l’attenzione va all’illuminazione pubblica per un doppio motivo: sicurezza e riduzione dei consumi. Le vie dove prioritariamente si opererà sono le strade Val de Senta Maria, Dos Budon e Val de Magon nella zona ovest del paese. Più in su, dopo la frazione di Sorte, verrà rimessa a nuovo la ripida strada per Malga Panna con un opportuno drenaggio per le acque e adeguata illuminazione. Anche il passo San Pellegrino avrà un nuovo apparato di luci. Lo ha deliberato la giunta comunale anche su sollecitazione degli operatori turistici della zona. Da tempo l’impianto presentava problemi manutentivi che hanno portato alla decisione di sostituire gli elementi illuminanti oltre al completo rifacimento di plinti, cavidotti e sistema di alimentazione. Il progetto definitivo prevede un importo di 106mila euro per lavori a cui si sommano 7177 euro per oneri della sicurezza. Parte dei finanziamenti dell’opera è previsto grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’attenzione dell’amministrazione va all’asilo nido realizzato nella vecchia sede delle scuole. L’investimento è di un milione di euro in buona parte con finanziamento provinciale. «I lavori sono quasi terminati» – afferma il sindaco Valerio Pederiva. «Le maestranze stanno terminando alcune rifiniture che sono a carico delle casse comunali. Ora il compito di gestire la struttura passa al Comun general che ha la competenza sull’istruzione e quindi deve, tramite bando, organizzare il servizio». L’asilo nido potrà seguire una trentina di bimbi e, se non ci saranno problemi nel reperimento del personale, inizierà la sua attività nel tardo autunno. L’amministrazione comunale intende risolvere un problema che si trascina da molti anni, quello del rifacimento della passerella pedonale sul torrente Avisio. Da tempo il passaggio, molto apprezzato dai pedoni, è chiuso per problemi di sicurezza successivi alla tempesta Vaia. «È un’opera di sicuro valore – spiega il sindaco – che ha bisogno di un intervento radicale e di una sistemazione anche dal punto di vista catastale. Dopo una lunga trafila con i proprietari dei terreni ora possiamo affidare i lavori». Attenzione anche all’acquedotto con il potenziamento delle vasche di raccolta. Per ora il Comune di Soraga non ha sofferto la penuria di acqua ma con i cambiamenti in atto è necessario pensare al futuro. Continueranno gli interventi di manutenzione sulle strade mentre dal punto di vista energetico l’amministrazione ha già provveduto a sostituire le caldaie degli edifici comunali e a estendere l’illuminazione pubblica con lampade a led che assicurano un risparmio energetico. «Attendiamo il rendiconto del 2022 – conclude il sindaco Pederiva – per accertare l’avanzo di amministrazione e forse ci sarà la possibilità di affrontare qualche altra opera».
Lungo e dettagliato l’elenco dei lavori appoggiato sulla scrivania del sindaco Giulio Florian. «Altri interventi saranno messi a bilancio quando verrà approvato il rendiconto finanziario dell’anno precedente con la possibilità quindi di liberare l’avanzo di amministrazione» spiega il primo cittadino. Diversificati gli obiettivi che la Giunta si è data per l’anno 2023. Una buona somma (216 mila euro) andrà alla viabilità generale nel territorio comunale che potrà contare su un ulteriore investimento di 135mila euro per il miglioramento dell’illuminazione e la sorveglianza stradale tramite telecamere. L’opera più importante è sicuramente il rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica di Strada Tita Piaz a Pera di Fassa. Anche l’amministrazione di San Giovanni – Sèn Jan guarda all’approvvigionamento idrico, aspetto che sarà sempre più decisivo nel prossimo futuro.

Nel 2023 è prevista la realizzazione della nuova condotta di distribuzione dal serbatoio “Pera Nuovo“ da 400 metri cubi a quota 1.406 metri (costo preventivato 180mila euro) oltre a interventi di manutenzione straordinaria della rete idrica. Azione onerosa anche quella per la costruzione del nuovo collettore fognario delle acque bianche e nere tra l’abitato di Rancolin e il raccordo lungo la Statale 48 all’altezza del Campeggio Soal. Attenzione anche al verde pubblico (105mila euro), al mondo della scuola (quasi 50mila euro per arredi) e allo sport con la manutenzione straordinaria del campo sportivo Cotura di Vigo. L’investimento maggiore (600mila euro) va comunque alla variante relativa ai lavori di realizzazione e ampliamento della sala consiliare e sistemazione della caserma dei vigili del fuoco a Vigo di Fassa. Tra i vari impegni c’è un capitolo legato al Piano nazionale di ripresa e resilienza destinato alla digitalizzazione, l’innovazione e la sicurezza per favorire il rapporto con il cittadino tramite piattaforme informatiche. Una menzione particolare va ai rifiuti. Infatti il Comune di San Giovanni – Sèn Jan vuole dotarsi di attrezzature per la raccolta monomateriale del vetro e della carta.
Mazzin
Piccolo ma vivace. Il paese di Mazzin con le frazioni di Fontanazzo e Campestrin ha sul piatto 2,5 milioni di euro per la sistemazione del territorio dopo il rovinoso nubifragio dell’estate del 2022. La pioggia battente aveva coinvolto prevalentemente i territori comunali di Mazzin e San Giovanni provocando diverse colate di fango che avevano invaso case e alberghi. Oltre duecento gli sfollati accolti nella palestra comunale di Pozza di Fassa. Dopo l’emergenza erano rimasti i danni che le amministrazioni hanno affrontato utilizzando prevalentemente fondi provinciali. «Molti lavori sono stati eseguiti nei mesi successivi – spiega al telefono il sindaco Fausto Castelnuovo – ma altri hanno richiesto tempi più lunghi. Speriamo di completare la messa in sicurezza dei versanti della montagna nel corso di quest’anno».
Un secondo impegno importante per l’amministrazione è il rifacimento del ponte in legno sull’Avisio. Si tratta di un’opera tristemente nota perché nel giugno 1995 crollò al passaggio di un mezzo pesante carico di ghiaia, provocando la morte di un militare e il ferimento di altri impegnati in una attività di addestramento. Il manufatto in legno, a distanza di 26 anni dalla sua ricostruzione, deve essere rifatto. La spesa preventivata era di 600mila euro ma con l’aumento dei costi delle materie prime ora è richiesto un investimento di 820mila euro. «Appena concluso l’iter finanziario – afferma il sindaco – pensiamo di aprire il cantiere probabilmente entro l’anno». L’amministrazione eseguirà asfaltature di strade per circa 300mila euro mentre non prevede interventi sull’illuminazione pubblica ormai completamente convertita a tecnologia a basso consumo. «Abbiamo completato anche l’efficentamento energetico degli immobili comunali. In futuro puntiamo alla sistemazione di pannelli fotovoltaici per ridurre i costi energetici».
Campitello
Anche l’alta valle punta sulla creazione di un asilo nido. In un periodo di bassa natalità due amministrazioni affrontano il tema della gestione dei bimbi nella fascia fino ai tre anni. Sembra un controsenso ma quello che è mancato negli anni passati potrebbe dare una valida risposta alle famiglie impegnate in una intensa attività di accoglienza turistica. La struttura di Campitello ottenuta da un vecchio edificio (l’ex Cantinetta) di proprietà comunale, servirà una utenza di circa 30 bimbi. La costruzione sarà completamente demolita per aprirsi a nuova vita. Il costo di realizzazione è di circa un milione e mezzo di euro e utilizzerà fondi provenienti dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e dalle casse comunali. Entro l’inizio dell’estate si conoscerà il nome della ditta che effettuerà i lavori per un tempo fissato di 280 giorni. L’amministrazione di Campitello ha in programma la messa in sicurezza dell’incrocio tra Statale 48 delle Dolomiti e via Roma con la sistemazione di un impianto semaforico. Lavori anche sulla strada che porta in Val Duron con il rifacimento del ponte in località Pozzates. Costo preventivato 310mila euro. Continua l’impegno di manutenzione delle strade interne al paese e la sostituzione dei corpi illuminanti con lampade a basso consumo.

Canazei
Acquedotti e digitalizzazione sono le priorità dell’amministrazione comunale guidata da Giovanni Bernard. C’è un’opera però di particolare visibilità: la passerella pedonale sul torrente Avisio all’altezza della piscina Dolaondes. «Per quell’opera – afferma il sindaco – abbiamo stanziato 541mila euro». I lavori sull’acquedotto riguardano il tratto compreso tra Via Costa – Pian Trevisan (costo 58.500 euro). Molto più ingente (204.500 euro) la digitalizzazione dell’acquedotto comunale in modo di aver sotto controllo la quantità di acqua alle sorgenti e quella che esce dai rubinetti. Una strategia adottata ormai da diverse amministrazioni che con la siccità dei mesi passati hanno necessità di gestire con oculatezza la risorsa acqua diventata preziosa perfino in Val di Fassa. Anche le due piccole frazioni di Vera e Lorenz, abbarbicate sulle pendici della montagna, saranno dotate di una rete per le acque bianche e nere. Un lavoro non facile ma necessario che costerà alle casse comunali 292mila euro. Per restare in quota è prevista la realizzazione di un’isola ecologica a passo Sella (211mila euro) necessaria per contenere i rifiuti portati dai visitatori. Gli ultimi tre interventi sono ancora in fase di progettazione e le risorse vanno ricercate. È in fase attuativa invece la sostituzione di pali e corpi dell’illuminazione pubblica (250mila euro) una pratica ormai necessaria per ridurre il consumo energetico. Anche la macchina comunale va rivista e adeguata alle nuove tecnologie. Per la digitalizzazione dei servizi comunali andranno 60mila euro. Ultima novità. A settembre inizieranno i lavori per allacciare le abitazioni alla rete del metano. Saranno sistemati 22 chilometri di tubazioni operando con circa sei – otto squadre contemporaneamente. «Ci saranno disagi – ha detto l’assessore Nemela – ma i cantieri chiuderanno nei periodi turistici. L’intervento è a costo zero per il Comune compresa l’asfaltatura delle strade». La fine lavori è prevista per il 2024.
Un impegno comune che interesserà le amministrazioni di Fassa (ma anche di Fiemme) è il progetto provinciale Brt cioè il sistema per il trasporto pubblico funzionale alle Olimpiadi 2026. Il piano, presentato agli amministratori delle due valli, si farà (per ora) in forma ridotta arrivando fino a San Giovanni – Sèn Jan di Fassa. I costi preventivati inizialmente erano di 60 milioni di euro (40 per le infrastrutture e 20 per l’acquisto delle nuove autocorriere). L’aumento generalizzato dei prezzi ha fatto schizzare l’investimento a 80 milioni. Troppi per le attuali disponibilità della Provincia che ha ridimensionato l’intervento sulla mobilità in attesa di nuove risorse disponibili sul bilancio provinciale. In Valle di Fassa saranno approntate la tratta tra Soraga e Vigo di Fassa (1.750.615 euro); la fermata Pozza scuole (3.733.660 euro); lo svincolo Vigo di Fassa – SS48 Strada de Sen Jan (1.490.691 euro) e la fermata Soraga Centro Sportivo (1.047.892 euro). Ricordiamo che il Bus Rapid Transit (Brt) propone un collegamento tra Ora (interscambio con la ferrovia del Brennero) fino a Penia, passando per Cavalese, Predazzo, Moena e Canazei. Tre le linee previste: Linea rossa, da Ora (coincidenza con i treni in arrivo e partenza) a Penia, Linea verde e Linea blu. Ottanta le fermate complessive divise in tre tipologie a seconda dell’importanza. Il sistema si estende alla creazione di parcheggi per l’interscambio tra mezzi privati e mezzi pubblici. A questo si aggiunge la realizzazione di nuove corsie riservate per il passaggio dei bus, costruzione di fermate dedicate e l’acquisto di 48 mezzi: trenta elettrici e 18 a biometano.
Gilberto Bonani