Fiemme e Cembra su “Meridiani Montagne”

Le Valli di Fiemme e Cembra, raccontate e riscoperte a partire dalle cime del Latemar fino alla natura del Lagorai, sono le protagoniste del nuovo numero di Meridiani Montagne in edicola in questi giorni.

Tra le tappe il Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino e sentieri d’autore, come quello da Cembra alle Piramidi di Segonzano che ripercorre il percorso fatto dal grande artista Durer nel 1494, ideali per l’appassionato più esperto come per il neofita che ama immergersi nella natura.

E’ un viaggio anche nel gusto, con gli aromi dei boschi e dei pascoli d’alta quota e il racconto della cucina dello chef Alessandro Gilmozzi con il suo ristorante El Molin, dove si fa uso di gemme di mugo, felci e gocce di rugiada.

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“Dormire in tenda o bivacco, con l’ansia dei cambiamenti di tempo, con la gioia della solitudine e della scoperta. Sono sensazioni, emozioni, che raramente nelle Alpi oggi si possono provare – spiega il direttore Paolo Paci nel suo editoriale – Sul Latemar abbiamo vissuto un alpinismo di stampo antico. Pochi arrampicatori, un solo rifugio, panorami gloriosi. Il Latemar, oltre a essere la cartolina dolomitica più spedita (vista dal versante di Carezza), è una montagna poco moderna. Preturistica. Ci piace pensare che lo resterà, anche in futuro”.

Chissà cosa ha visto il direttore per definire preturistico il Latemar. Certamente non ci sono le processioni di altre montagne. Tuttavia, nel suo editoriale Paolo Paci si sofferma soprattutto sulla catena che corre sull’altro versante della valle. “Il (nostro) futuro sul Lagorai” è il titolo dell’editoriale che ricorda tra l’altro il percorso “Translagorai” raccontato da Umberto Isman che lo ha percorso 40 anni dopo Bruno e Leonardo Bizzaro che, si scrive, sono stati i primi ad aver completato quel percorso, battezzandolo “Translagorai”. Una nota curiosa che non conoscevamo. “Con la speranza – aggiunge il direttore – che quest’ultima area di wilderness che chiude a sud la valle di Fiemme, ai margini delle Dolomiti più frequentate, rimanga tale”.

Il numero di Meridiani montagne è interessante, abbastanza completo e non banale. Uno sguardo a 360° sulla valle dell’Avisio da Moena in giù. Dal Latemar dove Agata Christie ambientò un episodio del suo Ercule Poirot, alla presenza del lupo, dalle foto di Pierluigi Orler al trenino della val di Fiemme, dalla birra ai “cuochi in erba” sì, ma stellati, dalle scritte dei pastori, al parco, alla Comunità, all’”oro bianco” della val di Cembra ed altro ancora, libri e guide compresi.

Non manca ovviamente la consueta cartina con una serie di percorsi a piedi e in mountain bike.

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