I prossimi lavori pubblici in Val di Fassa

Sono tempi duri per i Comuni alle prese con bilanci sempre più risicati. Gli amministratori, per l’anno 2021, devono imboccare uno stretto passaggio vincolato da spese fisse costanti, minori incassi causati dal Covid e incerti trasferimenti di risorse dalla Provincia.  Nonostante tutto le sei amministrazioni della Valle di Fassa non si piangono addosso e scommettono sul futuro.

Canazei. Il Comune in fondo alla Valle di Fassa parte dalla sicurezza. Il primo lavoro in cantiere (400mila euro di investimento) sarà dedicato alla realizzazione di un collettore per raccogliere le acque superficiali sopra le abitazioni di Alba. Nell’autunno 2018  una colata di detriti aveva colpito un gruppo di case della frazione creando seri danni alle infrastrutture senza però provocare vittime. Dopo un rapido intervento dei vigili del fuoco volontari i proprietari avevano riparato le abitazioni ma rimaneva sempre il pericolo che altre piogge torrenziali provocassero analoghi movimenti franosi. «Con questo intervento – spiega il sindaco Giovanni Bernard – cerchiamo di intervenire sulle cause». La seconda opera in programma, che impiegherà circa lo stesso importo dell’intervento precedente, punta a realizzare una passerella sul torrente Avisio. Il ponte  farà dialogare le due sponde del corso d’acqua permettendo alle persone di accedere comodamente dalla scuola di sci all’area sportiva. Poi c’è il rifacimento del marciapiede e l’illuminazione della Strèda de Ciamp Trujan (la via principale che porta a Fedaia), percorso utilizzato specialmente in estate per le passeggiate (costo 170mila euro). Attenzione anche ai corpi illuminanti della Strèda dò Veisc che costeggia lo stadio del ghiaccio (costo 120mila euro). Sullo sfondo rimangono le grandi opere che Canazei attende da tempo e sono di competenza della Provincia. Parliamo della eterna pista ciclabile e della variante alla Statale 48 delle Dolomiti.  Nel 2022 la tratta Campitello – Penia della ciclopedonale dovrebbe essere finalmente conclusa. La variante alla  Statale 48 delle Dolomiti promessa da anni ora si divide in due parti: una strada per Campitello e una per Canazei con la previsione di spesa di 70 milioni di euro . Siamo in una fase del tutto preliminare di valutazione quindi attualmente non conosciamo né i tempi di realizzazione e nemmeno quale sarà il tracciato definitivo.

Mazzin. «Piccolo è bello» recita uno studio di economia scritto da Ernst F. Schumacher. Un breve saggio dove la gente conta e non è solo un numero.  Così succede nella piccola comunità di Mazzin, Fontanazzo e Campestrin dove non si parla di mirabolanti opere pubbliche, ma di interventi puntuali su bisogni concreti. E si parte proprio dai bisogni (in senso davvero letterale) con la sistemazione di bagni autopulenti nel tratto di passeggiata che corre vicino alla ciclabile. «Qui abbiamo un grosso problema – spiega al telefono il sindaco Castelnuovo – dovuto alla presenza di molti fruitori del percorso lungo l’Avisio. La sistemazione di bagni ci permetterà di ridurre l’attuale degrado e intervenire anche sanzionando le persone visto che offriremo una valida alternativa. Rimangono le deiezioni dei cani, spesso raccolte opportunamente nei sacchetti di plastica ma poi “lanciate” sulle fronde degli alberi. Alla maleducazione purtroppo non c’è  rimedio». Ma l’amministrazione non si limita alle emergenze. Per il 2021 realizzerà una tettoia   alla struttura polifunzionale “Pala Dolomites” per ospitare manifestazioni all’aperto. Entrerà in funzione anche il bar offrendo un punto di appoggio ai turisti. Nel corso dell’anno sarà pavimentato il centro storico di Mazzin (200mila euro di preventivo) e sarà rivista l’illuminazione pubblica di Campestrin (già completata a Mazzin e Fontanazzo) con la sistemazione di lampade “intelligenti” a tecnologia a led capaci di ridurre il consumo dopo l’una di notte (costo complessivo 390mila euro). Nel programma annuale c’è anche il completamento della nuova piazza di Fontanazzo. La della tecnologia darà una mano ai tre acquedotti comunali. L’amministrazione prevede di installare un controllo a distanza capace di informare, in tempo reale, sul livello dell’acqua nelle vasche e indicare i flussi in entrata e uscita.  Un bel vantaggio, specialmente nel periodo invernale quando  le verifiche richiedono l’intervento  dei vigili del fuoco volontari.

Gilberto Bonani

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