Su 17 appuntamenti de “I suoni delle Dolomiti” 2022 ben 9 sono saranno in Fiemme e Fassa più uno in Primiero a Villa Welsberg.
I concerti inizieranno il 22 agosto nelle Dolomiti di Brenta con Radiodervish.
In Fiemme si arriverà il 26 agosto alle 12 in località “Porta” nel gruppo dei Cornacci-Monte Agnello con Amsterdam Sinfonietta, un’orchestra di 22 elementi che saliranno sulle montagne partendo dai “Paesi bassi” per proporre granbdi classici attraverso moderne riletture.
IL 29 agosto a Pra Martin alle 6.30 al cospetto delle cime del Catinaccio potremo seguire il sorgere del sole con le parole di Luigi Meneghello e la voce di Marco Paolini, accompagnato dalla chitarra di Alberto Ziliotto.
Il 31 a Prati Col, ai piedi delle Pale di San Martino si intrecciano le voci di Accent, il progetto musicale che fa del jazz e del canto a cappella il proprio punto distintivo. Un unico strumento, quello della voce naturale, grazie al quale questi sei artisti si sono conosciuti attraverso il web.
Lo splendido scenario di Malga Canvere ospiterà anche quest’anno un concerto dolomitico il 5 settembre, sempre alle ore 12. Sui prati fra baite e prati fioriti si esibirà Vittorio Ghielmi e il suo Suonar Parlante Orchestra, ovvero come riprodurre la voce umana attraverso gli strumenti musicali. “Gypsy Baroque” il titolo del progetto.
Il 9 settembre alle 12 si salirà invece al Col Margherita (dal Passo San Pellegrino o da Passo Valles) per rincorrere i virtuosismi e le improvvisazioni di “HalliGalli Quartet”. Un incontro musicale che spazia in terre sconfinate dei diversi generi musicali. Gli HalliGalli Quartet sono Christoph Mallinger, che suona il violino a cinque corde ma si accompagna anche con voce, mandolino e rullante con spazzole, Elia Bastida a violino, voce e shaker, Marta Roma, che si esibisce a violoncello, voce e tap dance ed infine Pablo Lòpez che completa il quartetto con chitarra e voce.
Ancora archi sulle sponde del Lago di Bombasel sul Lagorai il 14 settembre, sempre a mezzogiorno, dove troveremo il “Trio Italiano d’Archi”, rifondato nel 2018 da Alessandro Milani, Luca Ranieri e Pierpaolo Toso. Un trio di prestigiosi artisti, ciascuno primo solista rispettivamente primo violino, prima viola e primo violoncello dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Un po’ di jazz il 18 settembre al Passo Lavazè fra i maestosi massicci del Latemar e Catinaccio, il Corno Bianco e il Corno Nero. Con un omaggio speciale alla musica di Chick Corea, creato appositamente per il festival de I Suoni delle Dolomiti, si incontrano le anime artistiche di Andrea Dulbecco, Alessandro Bianchini, Marco Micheli e Enzo Zirilli. Un inedito quartetto di formazione ed esperienze che spaziano dal mondo classico a quello contemporaneo per esaltarsi con le incursioni nel mondo jazz.
Il giorno successivo, 19 settembre, ai 2300 m. del Rifugio Pertini si esibiranno, sempre alle 12, Alena Baeva considerata al giorno d’oggi una fra le violiniste più apprezzate, anche se sognava di diventare pilota di aerei, e la giovane Anastasia Kobekina, giudicata una delle violoncelliste emergenti più interessanti del panorama mondiale, è salita sul palco assieme a numerose orchestre di fama mondiale dalla Wiener Symphoniker alla BBC Philarmonic o la Kremerata Baltica. Un incontro nel nome di Bach, Haydn, Stravinsky e Gliere.
Conclusione a Villa Welsperg il 21 settembre alle 12, con “Ci vuole orecchio” l’omaggio di Elio e del suo gruppo al grande Enzo Jannacci. Due milanesi doc, all’ombra delle Pale di San Martino, in questo spettacolo canzone, giocoso e profondo al tempo stesso, che incarna la natura di Jannacci.