Il Cammino della Tramvia avisana day by day – 3a tappa

Sembrava, o si sperava, che con il fine settimana si potessero aggiungere altri allo zoccolo duro dei 6 camminatori che in 3 tappe hanno percorso il Cammino della Tramvia avisana da Alba di canazei a Capriana organizzata da Transdolomites. La terza tappa, Cavalese-Capriana (una ventina di km. Scarsi) ha visto le solite facce alla partenza presso la stazione di Cavalese. Eravamo pronti alle 9.00, ma poi qualcuno, guardando il programma s’è accorto che la partenza era prevista alle 9.30. Così, nella speranza vana che qualcuno potesse aggiungersi, abbiamo atteso, invano. ci siamo incamminati passando per il centro del paese e costeggiando i prati vicino al campo sportivo per poi scendere verso Castello lungo una strada sterrata, fiancheggiando un’area protetta della Rete delle Riserve (l’ecotono bosco-prato) un ambiente di transizione importante per vegetali e animali, e ammirare poi il Doss Zelor, una finestra sul tempo dove sono stati ritrovati resti di un antico villaggio retico-romano.

A Castello, dopo aver apprezzato le fontane monolitiche in porfido e la foto ricordo davanti alla casa, con affresco, del nostro operatore Gabriele, siamo scesi lungo la ripida strada asfaltata che passa sotto i viadotti della bretella di fondovalle, in alternativa al tragitto, indicato dal percorso pubblicato online, che raggiungeva Predaia e quindi Molina lungo il ruscello. Tant’è che qualcuno ci aspettava proprio a Predaia. Non vedendoci arrivare ha telefonato al referente della valle di Fiemme, il boss “Bepi” che si è scusato pregando la signora di raggiungerci ad Anterivo dove avremmo pranzato. Subito dopo l’abitato di Molina sale la strada sterrata che abbiamo imboccato verso Anterivo in mezzo a boschi di latifoglie che poi si è aperta sui prati di Anterivo e la valle di Cembra, con la nostra meta, Capriana, in primo piano. Le prime case del paesino altoatesino sono quelle di Guggal, dove accanto ad una bella fontana c’è la “locanda” Kurbishof dove abbiamo deciso di mangiare un boccone. Una sosta piuttosto prolungata e proprio all’ora del caffè ci ha raggiunto Monica, la signora del telefono, che invece di portarsi lì in automobile ha deciso di scendere a Molina e raggiungerci ad Altrei. Giusto in tempo per il caffè. Contenti che il detto “tutto è bene ciò che finisce bene” abbia trovato una conferma in questa occasione, abbiamo accolto con piacere la nuova venuta.

Hella - We design cool shadows

A questo punto la dissociazione fra le indicazioni del “capo branco” e quelle del “social media manager” Gabriele che avevano in mente due percorsi diversi si è risolta, accogliendo anche il desiderio di Monica di passare per Carbonare, con la scelta di scendere verso il Mulino della Meneghina. Un percorso piacevole fra prati e boscaglia dove abbiamo incontrato alcuni simpatici asini e 3 oche minacciose. Un bel sentiero in cui si respirava un’atmosfera un po’ d’antan.

Giunti a Carbonare ci hanno raggiunti due attivisti  cembrani.di Transdolomites Lasciata la suggestiva frazione di Capriana siamo scesi per la strada asfaltata verso il mulino della meneghina dove un cartello della SAT indica, in corrispondenza di una scala che scende al mulino, un sentiero ufficiale, chiuso però da un cancello con lucchetto. Le ipotesi a questo punto erano tre: aprire il lucchetto (fra i camminatori si cela anche qualche scassinatore), scavalcare il cancello e percorrere il sentiero verso Capriana, o proseguire sulla strada asfaltata. Lasciamo alla vostra immaginazione quale possa essere stata la scelta adottata dopo ampio dibattito, e con molto disappunto nel dover constatare che un sentiero della SAT sia chiuso da un cancello che impedisce anche la visita, all’esterno e da vicino, del mulino. Ma tant’è, ci sarà una ragione, abbiamo diplomaticamente concluso. Fatto sta che, in perfetto orario (le 15.30) abbiamo raggiunto la meta. Davanti alla chiesa dove si celebrava un matrimonio ci ha accolto una fiammante Bentley bianca.

Foto di rito con il cartello contenente le informazioni sul progetto della tramvia e la copia del progetto della stazione di Capriana. Un gelato, un caffè, una birra, hanno suggellato la tappa. Almeno all’arrivo eravamo una decina. Stanchi, un po’, ma contenti.
Domani, domenica, 4° tappa, un po’ più lunga, ma molto suggestiva lungo il sentiero botanico. Partenza dalla piazza di Capriana alle 10 e arrivo a Cembra verso le 17.15 circa (se tutto va bene).

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