Dall’Avisio Estate 2021 pubblichiamo l’intervista a una giovane studentessa fassana che si è fatta notare per l’ideazione del logo di Matematica senza frontiere.
Un vistoso cespuglio di riccioli neri ce la fa riconoscere da lontano in centro a Pozza di Fassa, dove siamo saliti per conoscere Yasmine Salah Chebel la ragazza diciassettenne, studente del Liceo artistico della Scuola ladina di Fassa, che a maggio ha ricevuto una segnalazione di merito per la realizzazione del logo di Matematica senza frontiere, l’edizione italiana, arrivata alla 30° edizione, di gare matematiche che si svolgono ogni anno in diverse nazioni del Mondo e che coinvolgono diverse fasce di età, dalle elementari alle superiori.
Ci porge la mano e ci accorgiamo (così ligi alle precauzioni anticovid della prim’ora) che è la prima mano che stringiamo da parecchio tempo a questa parte.
Yasmine è una ragazza riservata, ce lo conferma anche Luca Collaro il prof. di Matematica e Fisica che l’ha seguita in questa avventura conclusasi sul podio di un concorso nazionale dove, sul gradino più alto, abbiamo visto un altro nome non propriamente italofono: Kadraoui Kawtar di Monza. Ne è consapevole pure lei. “Si, sono una ragazza piuttosto introversa. Da piccola soffrivo di mutismo selettivo. Alcuni studi affermano che succede più frequentemente nelle famiglie bilingui. Magari a casa parli tranquillamente mentre all’esterno parli solo con un ristretto numero si persone”.
Suo padre infatti è tunisino mentre la madre è ladina. Curiosamente i suoi genitori non si sono conosciuti in val di Fassa, ma in Australia trent’anni fa. In seguito, sono tornati in val di Fassa per poi trasferirsi nuovamente in Tunisia per qualche anno, e quindi stabilirsi definitivamente a Campitello, paese natio della madre.
Yasmine, a differenza dei suoi due fratelli maggiori, è nata e ha sempre vissuto in val di Fassa, e quindi, a differenza loro, che pur essendo nati qui hanno vissuto qualche anno in Tunisia, non conosce nemmeno un po’ di arabo. Le sue lingue madri sono italiano e ladino. E tanto per farsi mancare nulla di ciò che sforna la val di Fassa, è anche brava con gli sci.
Oltre ad essere molto molto impegnata nelle attività scolastiche ed extra-scolastiche – come ci confermano i suoi insegnanti – partecipa anche al progetto “Ski & Ice College” organizzato dalla Scuola Ladina di Fassa, progetto che le permette di svolgere l’attività di sci alpino a livello agonistico e, nel frattempo, ottenere ottimi risultati a livello scolastico. “L’hanno scorso sono arrivata 5° nel circuito trentino in SuperG” dice schermendosi un po’.
Allora fra qualche anno non vedremo nomi inconsueti solo in occasione delle Olimpiadi, commentiamo scherzandoci un po’.
Il nome magrebino ha mai creato qualche problema?
“Io sono sempre stata fortunata e non ho mai avuto problemi, solo qualche battutina sul nome da parte di qualcuno, ma prevalentemente in amicizia”.
E tuo padre?
“Solo all’inizio, le solite uscite sui marocchini, ma poi si è conquistato il rispetto della gente e si è completamente integrato”.
Con i compagni come ti trovi?
“Abbastanza bene. Ho avuto qualche problema all’inizio perchè ho cambiato scuola. Facevo lo scientifico, ed entrare in un gruppo già formato è abbastanza difficile, ma poi dalla terza ho iniziato ad aprirmi molto di più. Siamo una piccola classe e durante le ore di indirizzo ci dividiamo: 7 del design gli altri del figurativo. Quindi si lavora in piccoli gruppi”.
Com’è che hai partecipato a questo concorso?
“ Ce l’hanno presentato a scuola e siccome sono appassionata di graphic design e di progettazione di loghi, ho partecipato volentieri, ma non mi aspettavo nulla”.
Yasmine ha lavorato in piena autonomia, unendo le competenze tecnico-grafiche a quelle matematiche. “Era il periodo della didattica a distanza per cui ha prodotto tutto autonomamente, solo con alcuni consigli da parte mia” ci dice l’insegnante Luca Collaro.
Il concorso in cui Yasmine si è classifica nella top 3, è riconosciuto dal MIUR nell’Albo delle iniziative di valorizzazione delle eccellenze. Le motivazioni che hanno portato la giuria a consegnare alla studentessa la segnalazione di merito per il suo logo, sono state la composizione armoniosa, la “pulizia” dell’immagine semplice e incisiva e la riproducibilità su molteplici oggetti”.
Si tratta di una composizione grafica che, come spiega nella sua relazione, presenta elementi geometrici e una linea obliqua spezzata a simboleggiare l’abbattimento delle frontiere. Il logo di Yasmine sarà presentato anche all’Assemblea Internazionale di Matematica Senza Frontiere.
E per il futuro la giovane fassana ha le idee molto chiare.
“Non punto a fare l’atleta, voglio fare le selezioni per diventare maestra di sci e continuare gli studi universitari”.
Riservata sì, e di poche parole, ma per nulla reticente.
Francesco Morandini