Cosa c’è dietro un progetto riuscito? Una buona idea. O meglio, tante buone idee. Perché sono la condivisione, il confronto e l’incontro di diversi approcci e professionalità che fanno davvero la differenza. Ed è proprio su questa convinzione che è nato lo Studio Gross di Pozza di Fassa. A fondarlo è stato Damiano Gross, architetto che dal 1996 si occupa principalmente di edilizia residenziale, turistico ricettiva e agrituristica, oltre a servizi di consulenza. Nello studio insieme a lui lavorano altri sei professionisti: il progettista e designer Ivano Cloch, i geometri Cosma Verra e Pamela Matordes e gli ingegneri Martina Menegoni, Pietruccio Soraperra e Nicolò Chenetti. “Ognuno di noi apporta competenze, esperienze, sensibilità estetiche diverse. Approcci e visioni differenti ci permettono di integrare e arricchire ogni progetto. Dal confronto riusciamo a fare sintesi e a trovare le soluzioni migliori. Inoltre, come team riusciamo a seguire tutte le fasi del processo edilizio, dall’ideazione alla realizzazione, passando per il progetto esecutivo e strutturale per la direzione lavori, la sicurezza e per finire alle pratiche catastali – sottolinea Damiano Gross -. Come studio nasciamo sulla solida base dell’architettura tradizionale, ma la tendenza è quella di avvicinarsi a cifre stilistiche decisamente più moderne. La filosofia dello studio è quella di non seguire uno stile “preconfezionato” ma di seguire la linea della “buona architettura” fatta di tanti aspetti: luogo, esposizione, funzionalità, qualità costruttiva, tecnologia, comfort abitativo”.
Alla squadra di professionisti si affianca in ogni progetto un’ulteriore figura: il cliente. “Il primo passo di ogni lavoro è quello di ascoltare e comprendere le esigenze e le aspettative di chi ci commissiona un’opera. Sulla base di queste, noi studiamo le soluzioni più adatte in termini estetici, di funzionalità e di ottimizzazione economica, senza mai dimenticare che ogni edificio si deve integrare nel paesaggio e nell’ambiente. È fondamentale, quindi, cercare un equilibro nelle scelte architettoniche e dei materiali. La tecnologia ci viene in aiuto: oggi è possibile realizzare costruzioni ad elevata efficienza energetica e a bassissimo impatto ambientale”.
Sono molti gli edifici “noti” in Trentino che portano la firma dello Studio Gross: “Casa Andreatta” a Baselga di Pinè, “Casa Berti” a Solaiolo, “Casa Croce” a Moena, “Casa Cloch” a Pera, “Casa Rasom” a Muncion, gli agriturismi “El Mas” a Moena e “Ciasa do Parè” a Soraga , i rifugi “Ciamp da le Strie” nella zona sciistica del Lusia e il “Meriz” sulla Paganella, gli alberghi “La Cacciatora” e “My Hotel” di Alba di Canazei, “Pareda” “di Canazei e l’Hotel Ladinia a Pozza, solo per citarne alcuni.
Attualmente lo studio sta lavorando al nuovo bar-ristorante della Carpano Speck a Sèn Jan in sostituzione dell’ex pensione Bologna, al progetto di costruzione del nuovo Fata Resort a 5 stelle a Moena, alla “Casa Verra” di Alba di Canazei, al complesso immobiliare della Dolomiti Exclusive a Sèn Jan e alla ricostruzione del garnì Suisse a San Martino di Castrozza. Sempre con l’approccio contenuto nel celebre motto: “Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo”.