Ingegneri trentini in assemblea

Sono 2867 gli iscritti all’Ordine degli Ingegneri della provincia di Trento; 2753 laureati con laurea magistrale e 114 laureati triennali, oltre a 6 società di ingegneria; il 44,65% svolge attività professionale riservata, mentre il 55,35% è rappresentato da dipendenti pubblici, aziendali o operanti nel terzo settore. Le ingegnere iscritte all’Ordine sono oggi il 17,48%, mentre i colleghi maschi sono l’82,52%; infine, il 36,6% degli iscritti risiede a Trento, ed il restante 63,4% è distribuito sul resto del territorio provinciale.

Gli ingegneri trentini si sono riuniti lunedì in assemblea. Oltre alle riflessioni sul ruolo dell’Ordine, si è parlato di sicurezza sul lavoro. Tra gli intervenuti, l’ing. Carlo Costa, direttore tecnico generale Autostrada del Brennero, che ha parlato del tema declinandolo alla sicurezza autostradale: “Gli incidenti stradali sono la prima causa di decessi tra i giovani. L’ingegneria deve fare qualcosa in più della sicurezza stradale, perché una vita salvata è molto più rilevante di qualsiasi bilancio aziendale. Sono orgoglioso di vedere che l’Autobrennero presenta i tassi di incidenti più bassi d’Italia”.

Numeri esorbitanti quelli degli incidenti stradali, che in Europa nel 2020 hanno causato circa 19.800 decessi: “Le autostrade hanno il 5% degli incidenti, a riprova della funzionalità delle strategie di sicurezza. Il futuro non sarà fare nuove strade, ma utilizzare meglio quelle che ci sono”.

Giusi Fasano, inviata del Corriere della Sera ed autrice di “Ogni giorno tre” sul tema delle morti sul lavoro, ha parlato della triste statistica dei decessi sul luogo di lavoro in Italia nel 2021, 3 al giorno: “Accanto a questi dati c’è anche quello, ancora più spaventoso, dei feriti sul lavoro, in questo Paese ne abbiamo uno al minuto. In Italia manca la cultura del lavoro, non solo nella testa degli imprenditori, ma a volte anche nelle abitudini degli stessi lavoratori. La sicurezza riguarda tutti e va pretesa sempre, come l’informazione e la formazione, basica, continua e maniacale sul tema.”

Sulla sicurezza è intervenuto anche Andrea Merler, esperto in sicurezza e autore del libro “Cronache di un viaggio nella (in)sicurezza sul lavoro”: “Nel 2022 ci siamo dati l’obiettivo di controllare maggiormente i cantieri. Per questo i dati in Trentino evidenziano un aumento dei cantieri irregolari, così come delle sanzioni, che saranno reinvestite in attività di prevenzione”.

Sono state 8 le sospensioni dell’attività imprenditoriale messe in atto in Trentino finora nel 2022, mentre sono stati 7 gli infortuni mortali sul lavoro in Trentino (2 nell’edilizia, 4 nel settore agroforestale e 1 nel settore metalmeccanico). “Un dato che ci dà la tara del fatto che abbiamo fatto una grande strada; quando ho iniziato a lavorare, verso la fine degli anni ‘90, eravamo a 16-18 infortuni all’anno. La situazione quindi è migliorata, ma c’è ancora tanto da lavorare”.

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