La US Dolomitica e le Olimpiadi…

In certi angoli della Val di Fiemme si respira già un’aria olimpica. A Predazzo, ad esempio, dove è risaputo che lo Ski Jumping Stadium Giuseppe Dal Ben ospiterà le gare di salto con gli sci e quelle valide per la combinata nordica. Qui oggi si allenano i giovani e giovanissimi atleti dell’US Dolomitica, la nostra storica realtà sportiva: “I più grandi hanno già iniziato a pensare all’evento e i più piccoli vivono l’attesa di riflesso ma la percepiscono a loro volta”, conferma Roberto Brigadoi, presidente della società e responsabile del settore sci alpino e snowboard. “Qualcuno, tra i maschi come tra le femmine, ha tutte le carte in regola per vedere realizzato il proprio sogno di saltare da un trampolino olimpico e di gareggiare nella combinata ma potremmo avere qualche bella sorpresa anche dallo sci di fondo che da noi raccoglie un’altra quarantina di ragazzi, alcuni dei quali sono già stati convocati nelle rispettive selezioni regionali, così come dal biathlon, dove invece i tesserati sono una trentina”.

Questo conferma che, negli sport invernali, l’US Dolomitica ha una particolare vocazione per l’area nordica, giusto?

“Siamo ben attivi anche nello sci alpino, con una quarantina di piccoli atleti, ma l’area nordica è indiscutibilmente quella in cui ci distinguiamo maggiormente. E che ci vede anche impegnati nel fornire quattro tecnici, oltre al supporto logistico, allo Ski College di Pozza di Fassa: si tratta di un progetto sportivo finanziato dalla Provincia di Trento che permette a un’ottantina di atleti-studenti, provenienti da società e anche da zone diverse, di impegnarsi nell’attività agonistica e contemporaneamente di frequentare un normale liceo (artistico, scientifico o linguistico) avvalendosi anche dell’insegnamento a distanza, con lezioni in Dad o videoregistrate, per ovviare alle inevitabili assenze dovute ad allenamenti e gare”.

Un tema, quello dell’insegnamento a distanza, che riporta alla mente il lockdown e la sfida che anche il mondo dello sport ha dovuto affrontare contro il Covid: la vostra esperienza?

“Come tutti, abbiamo avuto le nostre difficoltà ma devo dire che siamo riusciti a superarle con il minore danno possibile, anche grazie al fatto che abbiamo conservato tutti i 18 sponsor che ci sostengono da ormai tre bienni. Ci piace pensare che questa disponibilità nasca anche dal riconoscimento del nostro costante impegno per promuovere lo sport sul territorio. Non abbiamo perso tempo nemmeno la scorsa primavera: caduti i divieti, siamo subito ripartiti con le attività giovanili della sezione calcio che abbiamo poi deciso di portare avanti per tutta l’estate per soddisfare il bisogno di stare insieme dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze – abbiamo anche una buona partecipazione femminile – dopo i mesi di isolamento del lockdown. Tra l’altro, per la stagione 2021-2022 abbiamo registrato un boom di iscrizioni con una trentina di tesserati in più: ne abbiamo così 110 in totale, suddivisi in due squadre di pulcini e una a testa per le categorie esordienti, giovanissimi e allievi. Infine c’è la squadra maggiore, che è stata costretta a rimanere ferma più a lungo per le restrizioni dovute al Covid ma che ora sta disputando un interessante campionato in prima categoria”.

Area escursionistica e sciistica Carezza della Val d’Ega in Alto Adige

Avete anche una sezione di atletica: com’è strutturata a livello giovanile?

“Conta una cinquantina di ragazzi e ragazze, impegnati soprattutto nella stagione estiva, anche perché va detto che molti di loro vivono l’atletica solo come un’attività propedeutica agli sport invernali”.

Alla fine si torna sempre lì, all’irresistibile fascino della neve…

“Quest’inverno ancora più del solito nella nostra valle, perché ci sono in calendario diversi importanti appuntamenti giovanili, alcuni di livello internazionale, organizzati da noi anche in collaborazione con l’US Cornacci di Tesero, il GS Castello di Fiemme e l’ASD Cauriol di Ziano di Fiemme. Saranno gare interessanti, in cui cercheremo di dare il meglio”.

Del resto, cinque anni passano in fretta e sembra già di vedere quei cinque cerchi riflessi sulla neve di piste e trampolini. I nostri ragazzi stanno già prendendo le misure.

Paolo Corio

Expert f.lli Tomaselli
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