Lavori pubblici in Fassa- Seconda parte

Dopo aver pubblicato i lavori pubblici previsti per il 2021 a Canazei e Mazzin, proseguiamo oggi con Sèn Jan, Soraga e Moena.

Sèn Jan. L’amministrazione mette sul piatto 2,6 milioni di euro per un intervento da lungo atteso dalla comunità di Vigo. Con la fusione dei due Comuni, Pozza e Vigo avvenuta nel 2018, ci sono nuovi spazi nell’ex-edificio municipale. L’aula consigliare sarà ampliata per realizzare una sala polivalente per riunioni e manifestazioni. Nella parte sottostante è previsto il potenziamento della sede dei vigili del fuoco volontari. La caserma di riferimento sarà sempre quella inaugurata nell’aprile del 2015 in località Vac ma l’avamposto di Vigo servirà a far fronte a emergenze sulla destra orografica fino al passo Carezza. «Il compito più oneroso e prolungato nel tempo – afferma il sindaco Giulio Florian – sarà quello di intervenire sugli acquedotti, un tema che assilla il centro Fassa da tempo. Non si contano infatti le ordinanze comunali che regolarmente invitano la popolazione a bollire l’acqua prima dell’uso a causa dei frequenti temporali estivi. Il progetto, a lungo respiro, è quello di ripristinare la rete idrica con un investimento di sette milioni di euro. Si è già iniziato con la messa in sicurezza del tratto di strada forestale e dell’acquedotto comunale, compreso tra i due guadi del Rio Sojal, nella valle di Gardeccia. Il costo totale dell’opera è di 140mila euro di cui 105mila 678 euro per lavori e 34mila 322 a disposizione dell’amministrazione. L’impresa incaricata dei lavori è la Sevis di Soraga. Nel nuovo anno l’attenzione si sposta sull’acquedotto di Vael che serve l’abitato di Vigo, Vallonga e Tamion,  in passato colpito da contaminazione batteriologica. «Vorremo affrontare altre urgenze – conclude il sindaco Florian – ma non abbiamo ancora certezze sui trasferimenti da parte della Provincia. Sappiamo che ci saranno dei finanziamenti relativi alla pandemia ma non conosciamo la destinazione. Anche nel territorio di Sèn Jan sono previsti interventi da parte della Provincia. Continueranno i lavori sullo ski stadium di Aloch con l’allargamento della pista destinata ad accogliere gare di slalom gigante di categorie minori (atteso il pronunciamento del comitato di valutazione impatto ambientale). Rimane poi da realizzare la platea per il pubblico con l’intervento di tre attori: Provincia, Comune di Sèn Jan e privati. In questo modo lo Ski Stadium Aloch sarebbe, a pieno titolo, un centro sportivo di interesse nazionale destinato all’organizzazione di eventi nazionali e internazionali, sia giovanili che ai massimi livelli. Un’anteprima sono stati i Campionati mondiali Junior di sci alpino dal 18 al 27 febbraio 2019, che hanno visto arrivare in Trentino i migliori Under 20 del pianeta. Il 2021 dovrebbe essere l’anno buono per la viabilità comunale con l’avvio dei lavori alla rotatoria della Statale 48 delle Dolomiti all’altezza dell’Hotel Olimpic. Dopo la demolizione del ristorante Bologna (chiuso da tempo) l’intera zona dovrebbe essere ridisegnata e cancellata quella pericolosa intersezione di strade segnate da barriere di plastica multicolore.

Soraga. Quest’anno è partito nel piccolo Comune fassano un progetto da tempo atteso in tutta la Valle di Fassa: la realizzazione del primo nido. Dopo la chiusura della locale scuola elementare il vecchio edificio era stato individuato come risorsa per realizzare una iniziativa a favore delle famiglie. Dopo confronti, progetti e ricerca di finanziamenti a febbraio sono partiti i cantieri per un lavoro di circa un milione di euro. Oltre a ridisegnare l’intero edificio saranno apportate modifiche per adeguarlo all’attuale legislazione antisismica. «Se tutto va bene – spiega il sindaco Valerio Pederiva – nella prossima estate i Comuni di Fassa potranno contare su un nuovo servizio». Nel corso dell’anno sarà affidata anche la conduzione del bar in area sportiva come la gestione delle malghe di proprietà comunale. L’amministrazione rimane in attesa di risolvere alcune problematiche urbanistiche per sostituire la passerella sull’Avisio in località Cernadoi danneggiata dalla tempesta Vaia.

Moena. La Fata delle Dolomiti sarà un cantiere aperto per almeno due anni. Lavori pubblici comunali e provinciali si sommeranno per interventi urgenti. In primavera partirà finalmente il rifacimento del marciapiede di Pecè dove ormai i rattoppi non si contano più. Costo preventivato  circa 200mila euro. Via libera anche agli interventi sulle strade frazionali di Penia e Medil, sconvolte dalla tempesta Vaia. I lavori non saranno conclusivi ma assicureranno almeno gli standard di sicurezza. Un’opera impegnativa sarà il rifacimento della fognatura con passaggio dalla destra alla sinistra orografica dell’Avisio (costo 600milal euro). Un intervento preliminare per ridisegnare la parte terminale del rio Costalunga esondato nel 2018. L’obiettivo è quello di abbassare il letto del torrente e rimodulare il suo ingresso nell’Avisio. La regia è del Servizio Bacini Montani, quindi della Provincia, che affronterà un problema spinoso dagli alti costi e di grande impatto per il paese. All’amministrazione comunale il compito di appaltare i lavori per il rifacimento di due ponti iniziando con un finanziamento di un milione, non sufficiente però per realizzare integralmente le due opere. Nel corso dell’anno la Provincia completerà la strada d’esbosco (provvisoria) del prato di Sorte e inizierà la strada forestale  Malga Panna – Doss Budon per raggiungere il luogo dove sarà realizzata una seconda briglia filtrante sul rio Costalunga. Opera che i tecnici ritengono necessaria per limitare i rischi di esondazione. L’amministrazione di Moena si farà carico di due altri interventi: la sistemazione di campane per la plastica nelle isole ecologiche e il rifacimento dell’illuminazione pubblica in paese e frazioni (Sorte, passo San Pellegrino, Fango). Con un investimento pluriennale l’amministrazione punta a rifare il piano stradale di alcune strade interne al paese e di intervenire nel cimitero di Forno, opera sotto tutela del Beni artistici. Insomma un programma ambizioso che dovrà fare i conti con i magri bilanci  in tempi di pandemia.

Gilberto Bonani

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