Il sorbo degli uccellatori (sorbus aucuparia) è una pianta molto comune nelle nostre valli. È molto snella ed elegante, di ottima presenza sia nei periodi primaverili/estivi, sia nei periodi autunno/invernali. Fa parte della famiglia delle Rosaceae e può arrivare fino a 15 metri di altezza. In autunno e in inverno rimane spoglio e mostra solamente i caratteristici grappoli rossi. In primavera, il sorbo si presenta in una bellissima fioritura raggruppata in piccoli corimbi bianchi. I fiori hanno un odore molto forte, simile a quello del castagno.
“Aucuparia” deriva da “aucupium” che in latino significa “che prende uccelli’’. Si chiama così perché i cacciatori di uccelli lo utilizzavano come esca per la cattura dei volatili.
Una delle caratteristiche salienti del sorbo è la sua resistenza. Infatti, può sopportare anche i freddi più intensi e può vivere per oltre cent’anni. È una pianta pioniera, ovvero una fra le specie vegetali che colonizzano precocemente scarpate e frane appena stabilizzate, ovvero grande parte del nostro territorio. Le sue bacche, in inverno, sono una risorsa essenziale per tordi, merli, fringuelli ed altri passeriformi dei boschi. Sono commestibili anche per gli umani e ricche di proprietà benefiche.
I grappoli rossi potrebbero sembrare il frutto, ma in realtà il vero frutto sono gli acheni (semini) all’interno. Gli acheni di questa pianta sono tossici per l’uomo, in quanto contengono amigdalina, un derivato cianidrico. Per questo motivo, tutti gli usi culinari del sorbo non devono prevedere la presenza dei semi. La tossicità è ininfluente per i volatili, i quali contribuiscono alla diffusione grazie all’ingestione dei semi.
I grappoli si raccolgono in piena maturazione, ovvero in tardo autunno, quando iniziano ad appassire. Si fanno essiccare lentamente all’ombra, dopodiché si mettono al sole, o ancora meglio in un essiccatoio ad una temperatura massima di 50ºC. Infine vengono divisi i semi dalla polpa. Questi frutti dal sapore aspro sono la principale fonte di produzione del sorbitolo, un alimento importante per i diabetici. Si usano anche come lassativo leggero, diuretico e ricostituente generale. Cotti, inoltre, sono utilizzati per produrre marmellate, liquori, grappe e salse.
Nicola Ceol