Marcialonga fa 50

La granfondo più amata d’Italia taglia il traguardo delle 50 edizioni. E quali migliore occasione per celebrare il percorso fin qui fatto e i valori che animano Marcialonga da quell’ormai lontano 7 febbraio 1971? Mancano quattro mesi al 29 gennaio, quando campioni e bisonti percorreranno, sci ai piedi, le valli di Fiemme e Fassa e un apposito comitato è già al lavoro per organizzare i festeggiamenti. Se i dettagli verranno diffusi prossimamente, le principali novità dell’edizione 2023 sono già state definite. Una di queste riguarda il traguardo. La salita della Cascata, amata e temuta da tutti i partecipanti, rimarrà, ma con un’importante variazione nel tratto finale, che si accorcerà passando da 2.260 a 1.678 metri, con un conseguente aumento del dislivello da 146 a 148 metri e delle pendenza media dal 6,5% all’8,8%.

La novità è stata chiamata “Mur de la Stria” e, come dice il nome, c’è un po’ d’averne paura: dal tornante dove scorre il Rio Gambis, i marcialonghisti proseguiranno in direzione Parco della Pieve, imboccando via Cascata, poi Via Valmoena e, infine, Viale Mendini (in direzione contraria rispetto al passato). Quest’ultimo tratto di 583 metri avrà una pendenza media del 9,9% ma con punti fino al 20%. Il traguardo sarà all’altezza delle scuole medie, perfettamente visibile dalla piazza, che diventerà quindi una sorta di anfiteatro da dove seguire la gara. “Il nuovo tracciato sta già facendo parlare – commenta il direttore generale Davide Stoffie -. Molte squadre partecipanti sono già salite in valle per studiare il “Mur de la Stria”, che imporrà nuove strategie tattiche per raggiungere il traguardo”.

Il percorso cambia anche all’altezza di Molina di Fiemme: seguendo l’esempio di Predazzo e Canazei, anche il Comune della bassa valle ha chiesto al comitato organizzatore di prevedere un passaggio in mezzo al paese, così da coinvolgere maggiormente la popolazione.

Quest’anno il viso sorridente che accoglierà i marcialonghisti all’arrivo sarà quello di Sabrina Pellegrin di Moena, eletta Soreghina a metà agosto nella piazza del suo paese. Per la prima volta, il concorso per diventare madrina della Marcialonga è stato esteso a tutto il territorio del Trentino Alto Adige, in collaborazione con Miss Italia. Alla serata finale di Moena, infatti, hanno partecipato anche la quattro vincitrici della fascia di Miss Soreghina, elette in altrettante serate in giro per la regione nel corso dell’estate.

Marcialonga guarderà oltre l’orizzonte valligiano anche in occasione della cerimonia di apertura della cinquantesima edizione: la serata, infatti, si terrà con molta probabilità in Piazza Duomo a Trento: “Non per portare via l’evento a Fiemme e Fassa – mette in chiaro Stoffie – ma per portare Fiemme e Fassa nel centro del capoluogo, così da attirare nuovo pubblico e far parlare di noi anche in contesti inediti”.

Altra novità riguarda la Marcialonga Story, ideata in occasione della quarantesima edizione e diventata uno degli eventi più attesi e amati: nel 2023 si terrà il venerdì pomeriggio precedente la Granfondo, così da rendere ancora più suggestivo l’arrivo in serata a Predazzo, dove a seguire si terrà, allo Sporting Center, la cena di gala.

Instancabile, il comitato organizzatore, affiancato da un gruppo di volontari creato appositamente, dopo aver presentato il logo e il poster celebrativi, sta lavorando all’emissione di un francobollo dedicato all’evento e al cinquantesimo annullo postale. Quest’anno tra i gadget che riceveranno i concorrenti ce ne sarà uno che commemorerà un doppio anniversario: i 50 anni di Marcialonga e i 50 anni della linea fondo di Sportful, nata proprio a seguito della partecipazione di Giordano Cremonese, fondatore del marchio sportivo, alla terza granfondo di Fiemme e Fassa.

Se ancora non bastasse, si sta lavorando anche a un’altra idea che sicuramente farà parlare: “Oltre a dare il giusto riconoscimento a chi ha fatto tutte e cinquanta le edizioni (tre dei 10 senatori a vita), stiamo provando ad organizzare un’altra rievocazione: l’intenzione è quella di permettere a 50 iscritti rappresentativi per storia e provenienza di partecipare alla gara, su tragitto completo, con abbigliamento e attrezzatura dei primi anni Settanta. Ci piacerebbe che l’iscrizione stessa fosse pagata con la valuta di allora, 5.000 lire! Comunque – conclude Stoffie – ribadiamo che, al di là delle celebrazioni per un traguardo importante come quello delle cinquanta edizioni e delle novità introdotte, il nostro principale obiettivo rimane quello di organizzare bene le gare per cui siamo conosciuti a livello mondiale: è questo che ci caratterizza dal 1971 ad oggi ed è questo che intendiamo continuare a fare”.

Monica Gabrielli

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