Mezz’ora dopo le 6

È più di una lezione online quella che propongono ogni martedì e venerdì mattina in diretta Facebook Francesca Dellagiacoma e Daniela Zorzi, operatrice shiatsu e istruttrice di ginnastica posturale correttiva la prima, insegnante di yoga la seconda. Quello che viene trasmesso sul social è prima di tutto un incontro. Tra due professioniste che hanno trovato il modo di unire il proprio percorso. Tra shiatsu e yoga, due pratiche diverse ma con molto in comune. Tra corpo e anima. È questa l’essenza del progetto “Mezz’ora dopo le 6”: due appuntamenti settimanali gratuiti, alle 6.30 del mattino, per risvegliare materia e spirito attraverso le posizioni dello yoga e lo stretching dei meridiani.

“Mezz’ora dopo le 6 il sole sorge e tramonta, mettendo in circolo energie diverse, ma altrettanto importanti – spiegano Daniela e Francesca -. L’appuntamento mattutino ha l’obiettivo di iniziare la giornata con la giusta dose di energia, con il sorriso, con un momento dedicato a sé stessi. Ieri, in collaborazione con l’associazione “La voce delle donne”, abbiamo per la prima volta proposto anche l’appuntamento del pomeriggio”. (I video restano disponibili a chiunque sulle pagine FB di Francesca Daniela).

Le due amiche sono riuscite così a far incrociare i loro diversi percorsi: “Abbiamo scoperto che, anche se parliamo due lingue diverse, in realtà è come se parlassimo la stessa lingua. Sia lo yoga che lo shiatsu muovono energia e aumentano la consapevolezza del sé e del proprio corpo attraverso il respiro e posizioni simili”.

Francesca e Daniela guardano all’estate con ottimismo e con tanta voglia di portare avanti la loro collaborazione. “Vogliamo continuare con questa inedita fusione di yoga e shiatsu proponendo degli incontri all’aperto, itineranti tra Fiemme, Fassa e Cembra. Vorremmo fossero occasione per praticare insieme, ma anche per condividere la filosofia che sta alla base del nostro modo di vivere le due discipline, così che ogni appuntamento possa diventare un incontro tra pratica e belle parole”.  Un progetto che nasce anche in risposta alla situazione attuale: “Questo periodo ha portato a una chiusura fisica e mentale che vorremmo aiutare a superare. La natura in questo ci viene incontro, ma non è sufficiente stare all’aperto per stare bene. È necessario aumentare la nostra connessione con essa e la consapevolezza che ne facciamo parte anche noi”.

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