Pubblicato nel 2020
La medaglia di bronzo in discesa libera, il 7 marzo ai Mondiali Junior di Narvik, arriva inaspettata. Monica Zanoner, però, non ha nemmeno il tempo di festeggiare e di pensare alle competizioni successive che si ritrova chiusa in casa – come tutti – per il lockdown. Per Monica, 20 anni di Campitello, atleta della nazionale di sci alpino e del Centro Sportivo dell’Esercito, le misure restrittive significano una brusca interruzione nel momento migliore della stagione.
«Alla partenza dei Mondiali Junior non avrei mai immaginato di ottenere una medaglia. Il livello delle sciatrici era alto ma quel giorno è andato tutto bene e, così, la gioia è stata ancora più grande. Purtroppo, subito dopo, è cominciata l’emergenza per il Covid 19 e sono rientrata a casa. Peccato perché, a quel punto, il finale di stagione di Coppa Europa e i Campionati Italiani sarebbero stati importanti».
Come per molti atleti, bloccati nel pieno della loro attività e abituati a viaggiare spesso per le competizioni, la permanenza tra le mura domestiche non è stata semplice: «Alcune giornate mi sono sembrate interminabili ma ho cercato di godermi il più possibile il tempo in famiglia, allenarmi anche due volte al giorno e cucinare, in particolare i dolci che sono la mia passione. Certo, non ricordavo nemmeno più l’ultima volta che ero rimasta per così tanto tempo a casa».
Dal 4 maggio, Monica riassapora la libertà e come molti atleti riprende le attività, più o meno, normalmente. Si concede pure una breve vacanza al mare. «Sono stata vicino Napoli e devo dire che è stato un toccasana per ricominciare la vita da atleta con ancor più carica». Al rientro dalla Campania, infatti, Monica parte per lo Stelvio dove, fino al 3 luglio, partecipa agli allenamenti con la nazionale di sci alpino. «È stato bello riappropriarsi di questi ritmi, ritrovare le compagne, pensare alla prossima stagione, anche se non nascondo che per tutte risulta un po’ strano mantenere le distanze e usare la mascherina quando serve. Ma ne capiamo l’importanza per tutelare la salute di tutti, perciò rispettiamo le regole».
Subito dopo lo Stelvio, la preparazione prosegue a Formia, mentre salta, causa Coronavirus, la trasferta in Sudamerica. Ma tutto si fa sempre più intenso in vista – ci si augura – del normale (o quasi) svolgimento delle gare del prossimo inverno. Monica è, per carattere, cauta e concreta e perciò non ama sbilanciarsi ma gli obiettivi per lei sono chiari: «Conto di tornare in una buona condizione di forma alle sfide di Coppa Europa e di ottenere risultati soddisfacenti. Sul resto non faccio previsioni». Il lavoro serio che Monica mette in pratica, la ripaga delle fatiche.
Se un tempo il suo mito era Lindsey Vonn, ora ha vicino a sé una atleta che ammira e da cui prende esempio: «Federica Brignone – dice Monica – ha compiuto un capolavoro nella scorsa stagione. Ho avuto poche occasioni, finora, di incontrarla e scambiare qualche parola con lei perché gareggio in circuiti differenti ma seguo sempre le sue gare. Sicuramente ho di che imparare da lei».
Elisa Salvi