Durante l’anno scolastico appena concluso nella classe terza dell’indirizzo Turismo della Sede di Predazzo dell’Istituto d’Istruzione “La Rosa Bianca” sono stati proposti 12 incontri con esperti e 6 uscite sul territorio all’interno del Progetto “Motivare al Turismo”, proposto dalla prof.ssa Franca Vinante docente dell’Indirizzo e referente dell’Indirizzo stesso per l’Alternanza Scuola Lavoro.
Obiettivo era quello di far capire agli studenti quali e quante sono le figure importanti per promuovere il territorio, sviluppando la passione verso i luoghi in cui si vive.
L’idea è nata dal confronto con alcuni degli Enti che hanno ospitato gli studenti durante lo stage estivo.
Si sono organizzati così dodici incontri con l’APT di Fiemme, il Museo Ladino di Fassa, Guide Alpine, Camping Valleverde, Associazione Maestri di sci, Cooperativa sociale Le Rais, Associazione impianti a fune, Sentieri in Compagnia, Avisio Rafting, Hotel La Roccia, e altri.
“Per poter comunicare la bellezza e le potenzialità delle nostre valli – spiega la prof.ssa Vinante, – è necessario conoscerne in modo assai approfondito la geografia ma anche le offerte che esse propongono. Il progetto è strutturato in modo che gli studenti entrino non solo in contatto con gli addetti ai lavori e con gli attori principali del turismo delle nostre valli, ma che loro stessi diventino, per breve tempo, attori del sistema turismo”.
Nell’ultimo periodo di scuola gli studenti hanno quindi preso parte a sei simulazioni per capire in prima persona come funziona la parte pratica delle professioni.
“Al Museo Ladino con Daniela Brovadan abbiamo imparato quanto sia importante accogliere in maniera corretta il cliente – scrivono gli studenti – far conoscere la nostra storia e le tradizioni locali.
Al Campeggio Valleverde con Lucia Bosin abbiamo simulato il lavoro di Receptionist e capito l’importanza di conoscere bene il territorio per dare informazioni dettagliate e precise al cliente.
All’hotel La Roccia con Paolo Gilmozzi abbiamo imparato quanto, negli ultimi anni, il web e la pubblicità attraverso i social siano diventati strumenti fondamentali del marketing turistico. Fabio Bolognani, responsabile di Avisio Rafting ci ha illustrato le caratteristiche che il fiume deve avere per essere idoneo all’attività, i pericoli, l’abbigliamento da indossare prima di salire sul gommone.
Con Sentieri in Compagnia abbiamo fatto un’escursione lungo il Travignolo con Elena Osler e abbiamo imparato come una guida turistica si prende cura del turista e della sua vacanza.
Alberto Vaia, responsabile marketing del Caseificio Sociale Val di Fiemme di Cavalese ed esperto in ambito agroalimentare ci ha inoltre raccontato la nascita del caseificio e come si è evoluto anche grazie alla creazione di un brand che ha permesso ai prodotti di essere conosciuti e valorizzati. Ci ha inoltre spiegato le caratteristiche che dovrebbe avere chi si occupa di turismo: gentilezza, professionalità, rispetto. Tutte qualità utili non solo nel mondo del lavoro ma nella vita di tutti i giorni. Il Caseificio ricerca il prodotto di qualità a chilometro zero, ricerca una buona materia prima acquistandola dagli allevatori locali. Così facendo si valorizza il nostro territorio.
Francesco Mich, guida alpina, maestro di sci e albergatore ci ha raccontato fra le altre cose come la pandemia ha messo in difficoltà molti lavoratori dell’ambito turistico. Ha anche raccontato la sua esperienza di guida alpina all’estero, sottolineando come i diversi tipi di attività lavorative del settore turistico cambino a seconda del luogo del mondo in cui ti trovi.
Lo Chef stellato Alessandro Gilmozzi ci ha spiegato come è iniziata la sua attività e ci ha mostrato un video che attraverso immagini e suoni spiegava il suo modo di lavorare e come riesce a comunicare ai turisti le caratteristiche delle nostre valli.
Cristina Bellante, Segretaria dell’ufficio Nordic e responsabile FISI del salto e della combinata nordica, l’abbiamo incontrata insieme a Davide Stoffie, Segretario generale della Marcialonga. E’ stato molto interessante il racconto di Davide Stoffie sul suo percorso, partendo dal diploma di Ragioniere nella nostra scuola, attraverso la sua attività di volontario per l’organizzazione della Marcialonga, fino a diventarne Direttore.
Entrambi ci hanno parlato dell’importanza degli eventi sportivi nel mondo del turismo delle nostre valli: attraverso un evento sportivo, sia la Marcialonga (gara popolare) che i Mondiali di Fondo e Combinata Nordica (gare per professionisti), grazie alla televisione si fanno conoscere i luoghi dove l’evento sportivo si svolge e l’atmosfera che si vive, si riescono a portare in loco tanti turisti.
Paolo Gilmozzi, presidente dell’APT di Fiemme ha raccontato come poter valorizzare al meglio il nostro territorio, ricco di risorse e opportunità. Un territorio per essere valorizzato ha bisogno di una grande collaborazione tra imprese turistiche e non solo. Con grande entusiasmo ci ha invitato ad uscire dal nostro ambiente abituale per reperire informazioni su come riuscire ad attirare il maggior numero di turisti possibili anche dall’estero.
Con Federico Comini, psicologo e presidente della Cooperativa sociale “Le Rais” abbiamo parlato di turismo accessibile. Attraverso l’analisi delle diverse disabilità abbiamo riflettuto su come poter rendere accessibili le strutture ricettive e non solo. Infatti non basta che sia accessibile la struttura ricettiva ma anche tutti i servizi, le strade e i marciapiedi.
Luca Guadagnini, presidente della SIT ci ha parlato di impianti a fune, ci ha spiegato come per le nostre valli siano importanti gli impianti sciistici e anche quanto sia importante che il turista non pensi solo al singolo impianto ma al luogo dove l’impianto si trova, quindi è necessario promuovere tutto il territorio dove l’impianto si trova. Si è poi soffermato sull’importanza delle lingue per chi lavora nel settore, non solo inglese e tedesco ma anche le lingue dell’est Europa, per esempio negli ultimi anni ci sono molto turisti polacchi.
Alberto Kostner, maestro di sci e Direttore della scuola di sci di Moena, ci ha spiegato tutto il lungo iter per diventare maestro di sci, che non è per nulla semplice. Inoltre ci ha fatto capire come anche per intraprendere questa professione sia importante conoscere il territorio in cui viviamo e conoscere bene le lingue, sicuramente l’inglese e il tedesco. Il maestro di sci deve saper trasmettere emozioni, facendo in modo che il cliente/turista si affezioni al luogo portando a casa un’esperienza unica.”