Pubblicato nel 2019
Nicole Monsorno è nata 19 anni fa nel cuore dello sci di fondo, sull’Altopiano di Lavazé. Da quando era bambina le bastava uscire dalla porta di casa per trovare piste meravigliose con un panorama da capogiro. Per questo, a soli quattro anni, ha messo gli sci ai piedi per la prima volta. Sembrava nata per questa disciplina giù quando si allenava nell’Unione Sportiva Lavazé Varena. Era ancora giovanissima quando ha vinto la sua prima medaglia italiana in staffetta e la sua prima medaglia individuale.
A sedici anni si è unita al gruppo sciatori Fiamme Gialle. La scorsa stagione è entrata nel gruppo di interesse nazionale, e ha ottenuto quattro medaglie ai campionati italiani e in Coppa Italia. Queste vittorie le hanno permesso di entrare nella squadra junior. Nell’ultima stagione ha indossato per la prima volta la tuta della nazionale rappresentando l’Italia alla Coppa Europa e ai mondiali junior di Lahti in Finlandia, ottenendo buoni risultati. Nicole concluso la stagione portando a casa la medaglia d’oro nella staffetta del Trentino. Oggi è certamente qualcosa di più di una giovane promessa del fondo. Con umiltà e grande entusiasmo racconta l’emozione che ha accompagnato le sue imprese sportive e i suoi risultati.
“Le sensazioni sono indescrivibili, e sempre diverse per ogni vittoria, perché nel frattempo si cresce e ogni volta si aggiunge un mattoncino alla nostra casa delle esperienze. Credo che le gare dove ho ottenuto i migliori risultati sono quelle che ho affrontato senza aspettative e molte volte, come ad Isolaccia, non mi rendevo nemmeno conto di avere vinto. Sarà perché sono una ragazza riservata. Non esterno facilmente le emozioni. Ma devo ammettere che raggiungere i propri obbiettivi è l’appagamento di tutto il lavoro svolto e per quanto mi riguarda non è mai abbastanza”!
Si è sentita intimidita a confrontarsi con atlete a livello mondiale?
“Fa un certo effetto confrontarsi con atlete a livello mondiale, ma in fondo credo che siano delle ragazze esattamente come me”.
Sono cambiati i suoi rapporti con i compagni di scuola? E con gli insegnanti?
“I rapporti con i compagni di scuola e gli insegnati non sono mai cambiati, ho sempre avuto un bel rapporto con tutti, anche perché cercano sempre di aiutarmi”.
Si allena molto?
“Quest’anno mi sono allenata di più rispetto agli anni passati. Mi alleno tutti i giorni da un minimo di quaranta minuti a un massimo di tre ore”.
Quanto riesce a far coincidere la vita d’atleta con quella da studentessa?
“Non è facile far coincidere scuola e sport, purtroppo sotto questo punto di vista siamo molto indietro rispetto alle altre nazioni. Me la sono sempre cavata abbastanza bene a scuola, ma non posso pretendere il massimo dei voti. Quest’anno ho fatto molte più assenze, quindi ho faticato un po’ di più”.
Resta il tempo per vivere momenti di svago con gli amici?
“Sicuramente non è facile, non mi resta molto tempo fra scuola e sport. Fortunatamente, ho un bel gruppo di amici che condividono le mie passioni e a volte si allenano con me. Una volta finita la stagione agonistica riesco a uscire di più e a passare più tempo con loro”.
Segue un’alimentazione particolare?
“Assolutamente no, non seguo diete particolari, cerco solo di evitare i cibi spazzatura”.
Quali progetti per il prossimo futuro?
“Al momento ho l’obbiettivo il finire la scuola e magari di essere arruolata in un corpo militare. Poi, ho intenzione di iscrivermi all’Università, perché, come dice il mio allenatore Francesco Semenzato, le menti non si devono addormentare”.Nicole è una ragazza forte, concentrata sui suoi obiettivi. Pur essendo dotata di un grande talento, non resta sul podio nella vita di tutti i giorni. Non si vanta. Non sottolinea in alcun modo d’essere un astro nascente del fondo italiano. Anche questo la rende straordinaria.
Nicolò Brigadoi Calamari
