“Non siamo eroi” è il terzo libro di Sara Segantin, 23enne vissuta a Cavalese fino alla maturità, e laureatasi successivamente, dopo aver trascorso un periodo alla Montana State University (USA), in Lingue e letterature straniere a Trieste dove ha deciso di fermarsi per proseguire gli studi in Turismo Culturale. Sara è un po’ la nostra Greta, una delle fondatrici di “Fridaysforfuture”, che nonostante la sua giovane età, ha già le idee molto chiare su ciò che vuole fare “da grande”.
Cresciuta a Cavalese ha pubblicato nel 2019 il suo primo libro “Alika”, un fantasy per giovani adulti scritto a quattro mani con Silvia Poli, cavalesana doc pure lei, figlia di insegnanti della Rosa bianca. Un libro di successo cui è seguito nel 2020 “Steps. Giovani alpinisti su antichi sentieri” pubblicato dal CAI.
“Non siamo eroi” racconta di Alice, 19 anni, cresciuta in un paesino di montagna, immersa nella natura. Ma cosa succede quando la natura si scatena in modo imprevedibile e inatteso? Per Alice è un terremoto che la spinge a rimettere in discussione tutto il suo mondo, anche se stessa. Tornata all’università, si scontra con le proprie insicurezze, ma allo stesso tempo scopre in sé una passione ancora sconosciuta – quella per l’ambiente e per l’impegno civile – e si lascia sorprendere dall’amicizia vera, e dall’amore.
Come ha raccontato recentemente a “Quante storie” la trasmissione di Rai 3 in cui ha raccontato anche l’esperienza di Vaia, Sara ha la passione per le storie. Si occupa di problemi climatici, ma con l’empatia dello storytelling. Storie vissute e inventate, che lei racconta. Le sue creazioni spaziano dunque dalla fantasia alla conoscenza ed esplorazione del mondo. “Alika” è un romanzo fantasy che fa sognare il lettore e rivivere con la fantasia l’intenzione delle scrittrici. L’opera seguente, che la vede sempre protagonista, è il progetto “Steps – Giovani Alpinisti su antichi sentieri“, partito dall’idea che “le montagne, spesso confine tra una nazione e l’altra, non rappresentino una frattura ma, piuttosto, un ponte, dove, da sempre, transitano culture, lingue, tradizioni e modi di essere“.
A 17 anni Sara viene selezionata per uno stage all’ONU passando dai banchi del 4′ Liceo Linguistico di Cavalese al National High School Model United Nations a New York. Nel 2014, partecipò insieme ad altri studenti di Trento a uno stage, in collaborazione con l’Assessorato provinciale all’Istruzione, dello Staff Board Imuna (International Model United Nations Association) di simulazione dell’attività dell’assemblea generale delle Nazioni Unite e della Commissione Difesa Disec (Disarmament and International Security Committee). Gli studenti avevano il compito di rappresentare ognuno una nazione, esponendo per ognuna di loro una soluzione sugli attacchi bio-terroristici. La tesi doveva essere esposta completamente in inglese. Sara, che rappresentava la Norvegia, arrivò seconda in graduatoria ma la sua esposizione colpì talmente tanto la commissione che decisero di istituire una seconda borsa di studio, in via del tutto eccezionale.
“Non siamo eroi” è disponibile nelle biblioteche fiemmesi, ma va a ruba. L’intenzione della biblioteca di Cavalese è quella di invitarla al più presto ad un incontro.