Il corso del fiume Avisio è un territorio unico che anche noi che viviamo in queste valli non conosciamo mai fino in fondo. L’offerta turistica sempre più innovativa contribuisce ad arricchirlo e, in un certo qual modo, anche noi per primi godiamo di queste nuove opportunità, dallo yoga all’alba al Passo San Pellegrino al percorso kneipp in mezzo al bosco ad Anterivo. Per questo vi raccontiamo qualche novità che potrebbero incuriosirvi.
Out of the Box sul Ciampac
Splendida conca incastonata nel cuore delle Dolomiti, quest’estate possiamo salire al Ciampac alla scoperta di un nuovo percorso che ci invita a lasciar volare i pensieri senza limiti. Da Alba di Canazei prendiamo la cabinovia che in pochi minuti ci porta a quota 2100 metri. Da qui, chi desidera godere di un panorama eccezionale può fare una breve camminata di circa mezz’ora (oppure prendere la più comoda seggiovia) fino a Sella Brunech: la vista da lassù lascia sempre senza fiato! La maestosità della Marmolada, il gruppo del Sella con Piz Boè e il Sassolungo e il Sassopiatto… Come si sa, le possibilità di proseguire verso altre escursioni sono molteplici ma quello che tutti devono ancora provare è “Out of the Box – Porta in quota le tue emozioni”, la novità dell’estate 2023: è un percorso tematico incentrato sui cinque sensi e dedicato a far vivere un’esperienza diversa in quota, un invito a “pensare fuori dagli schemi”, esplorando con attenzione la bellezza del luogo attraverso piccoli suggerimenti contenuti in una “box” consegnata a inizio percorso. Una serie di tappe per stimolare vista, udito, tatto, gusto e olfatto concludendo alla fine con riflessioni sul tema dei ricordi ed emozioni.
Colonne di basalto
A Canazei, seguendo il sentiero di Mortic da Pian de Frataces, si può ammirare un fenomeno molto raro: una cascata su una parete di basalto caratterizzata da una serie di colonne suggestive e spettacolari. L’aspetto più originale della cascata del Rio Antermont in località Pian de Frataces non è tanto il salto d’acqua in sé ma la roccia che la ospita: un gradino di basalto di origine vulcanica, riconducibile al Triassico medio, che presenta una fessurazione molto originale. Il risultato? Suggestive e spettacolari colonne. Nonostante il basalto sia una roccia vulcanica comune in Val di Fassa, un affioramento colonnare è una vera rarità! Le colonne di Pian de Frataces si presentano, peraltro, in modo anomalo: oltre ad essere soprattutto verticali, alcune sono disposte anche in posizione orizzontale e trasversale. Per questo motivo, il sito di Canazei è considerato un bene ambientale soggetto alla tutela da parte della Provincia Autonoma di Trento. Ce ne ha parlato Dino Davarda, accompagnatore di mezza montagna di Canazei da più di dieci anni che, attraverso un percorso che va ad intrecciarsi con il celebre “sentiero delle marmotte” ama far scoprire i segreti di un ambiente ricco di fiori e piante e di una fauna selvatica che spesso non si nega all’occhio dell’uomo. Per arrivare alla cascata si può partire dal ben noto Hotel Lupo Bianco, passando poi davanti alla stazione a valle della cabinovia Pradel. Si segue la strada sterrata sulla destra che risale il versante per poi attraversare la pista da sci e giungere ad un bivio. Si scende a sinistra (attenzione: il sentiero è vietato alle mountain bike) incontrando una serie di scalini. Si può fare andata e ritorno sullo stesso percorso o si può chiedere qualche dritta a Dino che saprà consigliarvi percorsi più coinvolgenti e immersivi.

In parapendio sul cielo fassano
In cima al Col Rodella, a quota a 2485 mt d’altitudine, l’accompagnatrice di media montagna Licia Favè ci consiglia un giro ad anello che permette di godere di un panorama unico camminando ai piedi del Sasso Piatto. All’arrivo della funivia si scende fino alla forcella, qui si imbocca il sentiero a sinistra lungo il segnavia 557 e in cinque minuti siamo al Rifugio Friedrich August dove è d’obbligo fermarsi per gustare uno dei bomboloni che lo hanno reso celebre. Si passa poi dal Rifugio Pertini e dal Rifugio Sasso Piatto camminando per circa un’ora sul sentiero in buona parte pianeggiante. Da qui si scende verso la Val Duron e il Rifugio Micheluzzi, passando così dai panorami dolomitici al verde dei prati, per poi entrare nel bosco e proseguire la discesa verso Campitello. Il Sentiero è sempre ben battuto e tracciato ma bisogna comunque prestare sempre molta attenzione. Questo è un giro classico per chi vive in Fassa. L’alternativa? Per godere appieno di un vista mozzafiato sulle Dolomiti, sarebbe bello provare l’esperienza “dall’alto” proposta da Gabriele di Fly 4 Fun Val di Fassa, associazione sportiva dilettantistica con sede a Campitello, nata per raggruppare vari piloti di parapendio abilitati al trasporto di passeggeri con l’obiettivo di promuovere il volo libero in Val di Fassa e di avvicinare le persone a questa pratica sportiva. Fly 4 Fun propone principalmente due tipi di volo – quello “base” o planato che ha la durata di circa 10/15 minuti, particolarmente consigliato per chi non ha mai volato perché costituisce un momento necessario per familiarizzare con le forti sensazioni, e il “volo lungo”, indicato invece per chi ha già provato in passato ed è consapevole delle sensazioni a cui va incontro e non avrà problemi ad effettuare un volo di durata maggiore : in questo caso si incontreranno le correnti ascensionali che permetteranno di vedere il Sassolungo, il Gruppo del Sella e la Marmolada da un punto di vista esclusivo. Il volo in parapendio si può fare indicativamente dagli 8 anni in su, mentre l’età massima è relativa e può eventualmente essere valutata caso per caso anche prima del volo.
La fly line delle leggende
Alla ricerca di nuove vie per attraversare quel “giardino” meraviglioso che è il Catinaccio, abbiamo chiesto aiuto ad Andrea Vian, accompagnatore di media montagna di Vigo di Fassa, ed abbiamo inevitabilmente scoperto che la classica passeggiata per tutta la famiglia, dai più piccoli ai meno giovani, è ancora la preferita di tutti e la più frequentata. Al Ciampedie ad esempio c’è un facile giro ad anello che, oltre alla possibilità di passeggiare in un fresco sottobosco, regala anche una emozione forte. La durata è di circa due ore: da Vigo ci si porta in quota con la funivia fino al Ciampedie a quota 2000 metri dove prendiamo il sentiero 540 Ciampedie/ Gardeccia lungo il quale troviamo alcuni punti informativi sulla natura di alta montagna. Arrivati in località Gardeccia dopo 45 min circa, scendiamo seguendo le indicazioni per il Sentiero delle leggende e troviamo i racconti di sei tra le più belle favole ambientate tra le cime del Catinaccio Rosengarten. Il sentiero termina in prossimità della seggiovia Pian Pecei (il cui servizio è incluso nel prezzo delle funivia) che ci permette di tornare comodamente al punto di partenza. Da qui, però, chi desidera “volare” nel bosco può provare la Fly Line con il suo percorso aereo lungo 1100 metri, appeso alle cime degli alberi. Sei minuti di discesa sospesi nel bosco!
Sport di fiume
E poi in Val di Fiemme c’è il rafting. Certo, l’Avisio non ha la portata d’acqua del Sesia o del Noce che sono i due fiumi più famosi d’Italia per il rafting ma ha un corso molto tecnico che, non per niente, è stato più volte in passato sede dei Campionati Italiani. É Lucia Bolognani di Avisio Rafting a Masi di Cavalese a proporre quindi un po’ di adrenalina sui suoi gommoni gonfiabili e autosvuotanti. Il programma prevede prima un breve briefing presso il punto di ritrovo a Lago di Tesero e poi, dopo lo spostamento con il mezzo di Avisio Rafting fino alla partenza degli impianti Cermis, si parte! La discesa, poco più di 6 km, scorre tra divertenti rapide e salti e, durante la discesa, è prevista anche una sosta alla splendida cascata che si raggiunge a piedi percorrendo i 100 metri che la separano dal letto del torrente. Qui i più coraggiosi possono provare il brivido di una “doccia” e di un tuffo proprio sotto il getto d’ acqua della cascata.
Leonilde Sommavilla