Oltre le psicosi

“Guai a quel medico che cura il corpo, senza aver curato la mente, giacché da essa tutto discende” – Lo diceva Socrate, parlando della stretta connessione tra mente e corpo, un rapporto profondo dove la prima esercita un innegabile potere nel garantire la salute dell’altro.

Nonostante ciò, il tema della salute mentale è ancora troppo spesso affrontato con noncuranza, paura, se non addirittura derisione. Ad alimentare lo stigma sociale contribuiscono ancora troppi pregiudizi. Parlarne è l’unico modo per fare chiarezza, passando così dal pregiudizio alla consapevolezza, che è poi il primo passo anche per chi dovrà affrontare il percorso necessario per un ritorno ad una vita serena.

Ne abbiamo parlato con Laura Bonomi, oggi direttrice della Cooperativa Oltre di Castello/ Molina di Fiemme che si occupa dei progetti legati a Maso Toffa, alla colonia estiva “Una Casa nel Bosco”, e alla struttura e al negozio Ensema di Campitello di Fassa. Le persone che soffrono in silenzio di disturbi e disagi mentali in Italia, così come nelle nostre valli, sono molte più di quanto si possa immaginare; spesso giovani e adulti ne soffrono in silenzio, per il timore di essere etichettati “non normali”.

È importante capire che soffrire di depressione, attacchi di panico, dipendenze o disturbi alimentari non deve essere vissuto come una colpa, né tantomeno con vergogna, ed è altrettanto importante sapere che oggi, non solo esistono validi percorsi per affrontare e guarire da questi disturbi, ma, non meno importante, esistono strutture che accompagnano chi ne ha preso consapevolezza, a riprendere in mano concretamente la propria vita.

Esattamente con questo obiettivo è nata la Cooperativa Oltre, fondata per volere di alcuni volontari dell’associazione IO, tra i quali Luca Corradini oggi vice presidente della Cooperativa, che nel 2003 hanno unito le forze ed avviato una rete di servizi a supporto del Centro di Salute Mentale, affinché le persone già seguite da psicologi o psichiatri potessero gradualmente tornare ad avere una vita serena e indipendente, attraverso un percorso di attività studiate su misura. Una Mission legata a concetti di integrazione e giustizia sociale, partecipazione civile della comunità, e promozione di cambiamenti sociali e rete locale.

A questo scopo, nel 2004, la Cooperativa Oltre ha prima preso in affitto, e solo qualche anno dopo acquistato, la struttura di Maso Toffa nella località Cela/Ville di Fiemme. Se inizialmente la struttura dava la possibilità di accogliere esclusivamente ospiti durante le ore diurne, negli anni, lo sviluppo delle attività, così come l’aumento delle richieste, ha portato ad una trasformazione graduale arrivando oggi a poter assistere sia ospiti diurni che residenziali.

Anche la panoramica delle patologie degli ospiti è molto cambiata in questi diciotto anni di attività: se inizialmente a godere dei servizi della struttura erano soprattutto ospiti con psicosi di varia identità, oggi si parla soprattutto di depressione, dipendenze ma anche di momenti di sconforto particolarmente difficili da superare senza un aiuto esterno.

«In ogni caso – ricorda la dott.sa Bonomi – quello fornito da Maso Toffa è da sempre un percorso personalizzato, condiviso con la persona, con la sua famiglia e con i servizi invianti, che si tratti del centro di Salute Mentale o dei servizi sociali. Quello che viene ad attivarsi è perciò un vero lavoro di equipe multidisciplinare dove l’attività degli operatori della Cooperativa diventa supporto concreto e indispensabile al percorso parallelo della terapia psicologica o psichiatrica.»

Delle attività svolte presso Maso Toffa, che in attesa della nuova struttura stanno proseguendo nella sede dell’ex Casa di Riposo di Tesero, ne abbiamo parlato con Marco Braito, uno degli operatori attualmente impegnati nell’assistere gli ospiti di Maso Toffa.

Hella - We design cool shadows

«Alla base di ogni rapporto – afferma Braito – c’è sempre un fattore imprescindibile che è la capacità di socializzare, di relazionarsi con l’altro. I progetti della Cooperativa si muovono perciò in due direzioni: da una parte l’attività manuale, il lavoro pratico di cui possiamo poi vedere il frutto, dall’altra la socializzazione. Solo abbracciando entrambi gli aspetti possiamo rendere possibile l’inclusione della persona con disagi all’interno della rete sociale.

Una delle attività più conosciute di Maso Toffa è sicuramente il Laboratorio del feltro dove, attraverso vari processi, si apprende come trasformare la lana in un oggetto unico e speciale. È un’attività che facilita la comunicazione tra le persone e che quindi favorisce, da un lato, lo sviluppo delle capacità relazionali, dall’altro a concretizzare le capacità pratiche; due fattori essenziali nel migliorare concretamente l’autostima di ogni partecipante. Parallelamente si lavora sugli altri due importanti obiettivi della Cooperativa e delle attività del Maso: la sensibilizzazione della comunità e la ricerca dell’autonomia abitativa, lavorativa e sociale dell’ospite, per un reinserimento armonico nella comunità.

Ci sono poi altri laboratori, come ad esempio quello di fotografia che l’anno scorso ha portato alla realizzazione del calendario 2021 o come quello di scrittura grazie al quale è stato anche creato il giornale “L’illeggibile”; ogni attività viene comunque svolta per favorire questo doppio obiettivo oltre che per aiutare le persone a riprendere le attività necessarie allo svolgimento della vita di tutti i giorni all’interno di una casa, come le pulizie o la preparazione dei pasti.»

Così come le attività guidate dagli operatori della Cooperativa non si sono mai arrestate, è importante sottolineare che anche la macchina della ricostruzione ha continuato a lavorare ininterrottamente, a partire dal giorno dopo l’incendio che durante la notte del 4 maggio 2020 ha distrutto buona parte della struttura.

Andrea Ciresa, Funding&Innovation Manager di Tesero, si è reso subito disponibile a fornire alla Cooperativa il supporto operativo necessario a coordinare la campagna di raccolta fondi che ha visto la collaborazione della Cassa Rurale Val di Fiemme, delle 3 Famiglie Cooperative di Valle – Predazzo, Cavalese e Varena- e dei 2 caseifici. Una Campagna con l’obiettivo di raccogliere i fondi necessari non solo per la ricostruzione della struttura, ma anche per ottimizzarne spazi e finalità.

Il numero di posti disponibili per gli ospiti residenziali passerà così da 4 a 6. Saranno disponibili spazi più ampi, più organizzati e vivibili, con anche la dotazione di un ascensore, permettendo così l’eliminazione delle barriere architettoniche e la sostenibilità ambientale. Infine, approntando nuovi spazi, adeguati sia alla ripresa delle occupazioni precedenti che all’implementazione di nuove attività.

Oltre ai partner istituzionali hanno creato attività finalizzate a supportare il progetto il Centro di Formazione Professionale Enaip di Tesero (che ha devoluto parte del ricavato della loro iniziativa di “cene da asporto” proprio a Coop Oltre) la cooperativa sociale “Le Rais” attraverso il loro ristorante di Cavalese, e infine l’associazione La Voce delle Donne.

Si aggiunge anche il contributo di New Generation che ha recentemente avviato un percorso dedicato alla definizione di nuovi progetti e nuove idee che possano ulteriormente avvicinare la comunità a Maso Toffa, non più solo in occasione di eventi specifici, ma nella quotidianità, affinché il Maso sia sempre più integrato come parte attiva e operativa della vita di valle.

Per chi desiderasse sostenere l’iniziativa è stato aperto un conto conto corrente dedicato presso la Cassa Rurale Val di Fiemme – IT40 H081 8434 5710 0001 3651 292-.oppure online su https://www.gofundme. com/f/ricostruiamo-maso-toffa-2021 È possibile trovare maggiori informazioni sull’iniziativa e sui tanti progetti della Cooperativa sociale (’associazione) sul sito web (www.oltre.coop/dona)!

Leonilde Sommavilla

dentelin.eu
Facebook
Twitter
WhatsApp
Email