Quali sono i cognomi più diffusi nelle nostre valli?

Un primo registro di nomi pare esistesse già in età romana, quando i cittadini venivano segnati con un praenomen (il nome personale), con l’indicazione della gens (quello della famiglia di provenienza) e il cognomen, ovvero il soprannome, utilizzato per distinguere le persone quando i casi di omonimia iniziarono ad aumentare.

In alcuni luoghi specifici in Italia oggi ci si riconosce ancora attraverso il solo soprannome (a Chioggia soprattutto) ma in Italia l’uso del cognome, come oggi lo intendiamo, diventò obbligatorio solo nel 1564 quando il Concilio di Trento stabilì che i parroci dovessero tenere un registro con nome e – appunto – cognome di tutti i bambini battezzati.

Il cognome poteva derivare da una caratteristica fisica o dalla zona di provenienza, dal lavoro svolto o dal nome del padre; tutti i cognomi hanno perciò un significato e anche se circa il 75 % di quelli attualmente esistenti sono ancora comprensibili nel loro significato originario, altri hanno subito qualche variazione che ne ha modificato il senso, oppure sono di derivazione straniera.

Ma quali sono, oggi, i cognomi più diffusi nei comuni di Fiemme e Fassa? Lo abbiamo scoperto grazie al prezioso contributo degli Uffici Anagrafe dei nostri comuni, da Valfloriana a Canazei.

Percorrendo le due valli da sud verso nord troviamo che il cognome più diffuso nel Comune di Valfloriana è Genetin seguito da Tomasini, presente già nel medioevo e derivante dall’aramaico (in seguito latinizzato) Thomas, ovvero “gemello” e Nones, tipico cognome trentino che si presume indichi la provenienza del capostipite, originario della Val di Non.

Dall’altro lato dell’Avisio, nel comune di Capriana, troviamo al primo posto il cognome Lazzeri (52), seguito da Capovilla (40) e Dallio (36). Il cognome straniero più diffuso, invece, è Ademi (9).

Accanto a Bortolotti (71 persone) e Corradini (121) Cavada è il secondo cognome per diffusione del Comune di Castello Molina, con ben 87 persone; la sua derivazione si ricollega ad un luogo basso e “concavo “, in particolar modo a una villa o casale esistente nella vicina zona di Tesero.

Vanzo è senz’altro uno dei cognomi più diffusi nel comune di Cavalese: tipico della zona del vicentino, si trova al centesimo posto tra i cognomi della provincia di Trento con circa 195 famiglie. Troviamo poi Vaia, largamente diffuso in tutte le Valli di Fiemme e Fassa ma anche nelle Giudicarie e in Valsugana, derivante dall’antico nome personale “Vàio” che indica un colore tendente al nero. Particolarmente numerosi anche i Betta (diffuso anche in Sicilia), dal nome maschile diminutivo di Benedetto e da quello femminile diminutivo di Elisabetta, “il mio Dio è la pienezza”. Tra i tanti personaggi celebri con questo cognome, i due scultori nati proprio a Cavalese: Giuseppe Betta (nato nel 1756) e Giovanni Maria Betta (nato nel 1702).

I tre cognomi più diffusi del Comune di Ville di Fiemme sono invece Delvai (122 persone) Bonelli (94) e Gianmoena (73); soprannome, quest’ultimo, indicante provenienza e derivazione che significa letteralmente “Giovanni da Moena”.

Delladio e Vinante nel Comune di Tesero si contendono il terzo gradino del podio: il primo pare sia una variante del più diffuso Delài (Dio l’aiuti), il secondo una derivazione del nome di persona Avenanzio mentre è Deflorian a detenere il record, seguito a breve distanza da Zeni, derivante da una forma dialettale del nome medioevale Zeno portato già da un imperatore di Bisanzio del V secolo.

Con ben 56 persone, il cognome Zorzi è attualmente il più diffuso nel Comune di Panchià, così come in quello di Ziano: specifico del bresciano e del Veneto, ma largamente diffuso anche in Trentino, nel padovano e dal veronese al litorale veneziano, questo cognome prende origine dal nome Giorgio che significa “agricoltore, contadino”. Segue poi Vanzetta che ha probabilmente origini medievali risalenti già al XIV sec.

Sono tutti appartenenti ai vicini della Regola Feudale i primi undici cognomi più diffusi nel Comune di Predazzo dove il podio spetta a Morandini (171 persone), Dellantonio (174) e Gabrielli, vincitore assoluto con ben 182 persone. Quest’ultimo conta anche il maggior numero di omonimi: ben sei Roberto Gabrielli, quattro Giuseppe Gabrielli, quattro Paola Gabrielli e ancora molti altri tra cui Lorenzo e Maria che ne contano tre a testa. Predazzo detiene anche il primato del cognome straniero con maggior residenti: Murtezi di origine kossovara conta ben ventidue persone, superiore a molti altri cognomi di origine trentina presenti sul territorio.

Chiocchetti comanda a Moena: il nome originario della Val di Fassa pare derivi da “abitato di Clòche”, nome di nazione dei Quadi, termine dell’antico tedesco “quedan” che sta per lieto, ilare. Seguono poi i Defrancesco e i Felicetti.

Di derivazione trentina sono Pellegrin e Pederiva, i primi due cognomi più praticati a Soraga: il primo con il significato di forestiero, oppure viaggiatore in terra straniera, il secondo con il significato di “ai piedi della riva” .

Bernard e Rasom rimangono tra i cognomi più diffusi a Sèn Jan di Fassa: il primo, molto diffuso in gran parte delle vallate trentine, è di probabile origine gardenese mentre il secondo è invece strettamente legato alle nostre valli, con derivazione dialettale legata alla parola “rason” con riferimento a “chi vuole sempre avere ragione”.

Spinel, il più popolare a Mazzin, pare derivi dalla forma dialettale trentina “spinél”, uno zipolo, il tappo di legno con il quale si chiudeva la botte dopo averne applicata la cannella per degustare il vino. Valentini ha trasformato in cognome il nome personale Valénte, dal latino “forte, robusto”.

Arriviamo a Campitello: Rizzi e Riz sono entrambi derivazioni di un soprannome legato al vocabolo dialettale rizzo, e cioè “riccio”, in riferimento a caratteristiche fisiche come capelli arricciati o caratteriali della persona aspra e spigolosa del capostipite.

I tre cognomi più diffusi nel Comune di Canazei? Dantone, Iori e Fosco, quest’ultimo originario della Val di Cembra: la Guida dei Cognomi del Trentino che riporta oltre 8.000 voci suggerisce derivi dal nome Fosco, già utilizzato in epoca medievale con il significato di “scuro di capelli e carnagione”.

Ringraziamo il personale degli Uffici Anagrafe dei comuni di Fiemme e Fassa per aver condiviso i dati aggiornati in merito alle percentuali dei vari cognomi.

Leonilde Sommavilla

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