Ieri era la giornata mondiale del teatro, che non è l’edificio, recitava un cartello in una delle tante manifestazioni che si sono tenute in Italia, ma l’attività culturale che ha risentito maggiormente, forse più di altre manifestazioni, della segregazione pandemica. Il teatro ci manca, come un concerto del resto, o il cinema, ma mentre la musica la possiamo ascoltare comunque, i film li possiamo vedere in TV, il teatro presuppone il rapporto diretto con il pubblico, anche se ci sono filoni teatrali, come il racconto e il teatro civile, che forse richiedono in misura minore il contatto diretto. È ben vero che vedere 3 ore di “Vajont” con Paolini sul palco o seguirlo in TV dal divano di casa è cosa diversa, ma lui è riuscito ad emozionare anche dal piccolo schermo. Il pensiero mi è sorto leggendo un’email di Fabrizio di Giovanni di Itineraria teatro, la compagnia che da oltre 25 anni, produce e realizza solo spettacoli di Teatro Civile a livello nazionale, dando vita annualmente a più di cento rappresentazioni in collaborazione con Amministrazioni, Scuole, O.N.G., Parrocchie e altre Associazioni culturali, e che negli anni scorsi ha messo in scena anche in valle, sia all’interno delle stagioni teatrali, sia più volte al mattino a beneficio degli studenti, spettacoli che molti ricorderanno: “Stupefatto” sul tema delle tossicodipendenze, “Gran casinò” sul gioco d’azzardo, “H2Oro” sul diritto all’acqua o “Sbankati” sul tema della finanza mondiale.
La battuta d’arresto causata dal Covid-19 non li ha fermati e, dopo l’iniziale disorientamento, hanno reagito rimettendosi in gioco con una nuova iniziativa per non interrompere il cammino intrapreso 26 anni fa. È nata così “Radio Itineraria” grazie alla quale hanno ripreso a diffondere in tutta Italia le loro iniziative, le produzioni di teatro civile, affrontando in onda le tematiche che stanno più a cuore al mondo della cultura e sostenendo le istanze dello spettacolo con un occhio di riguardo anche al mondo della scuola. L’intento è la costruzione di una radio non solo da ascoltare ma con la quale interagire costantemente, per dare spazio e amplificare quanto di costruttivo il pubblico vorrà proporre. In questa giornata, fra le tante iniziative e proposte, vogliamo ricordare questa per due ragioni: perché molti li conoscono e perché è un esempio della volontà e della possibilità di ripartire percorrendo nuove strade. Questo il link della radio https://www.radioitineraria.it/ e per chi si fosse perso “Stupefatto” c’è la possibilità di seguirlo in diretta streaming il 16 aprile cliccando QUI.