Righetto presenta “I prati dopo di noi”

Dopo il quinto appuntamento con Tino Mantarro che ha presentato il suo “Nostalgistan”, un viaggio nelle ex Repubbliche sovietiche dell’Asia centrale per comprendere le trasformazioni subite dopo il crollo dell’URSS, l’Aperitivo con l’autore, proposto dalla biblioteca comunale di Predazzo in collaborazione con la Libreria Lagorai, prosegue giovedì 5 agosto con il gradito ritorno di Matteo Righetto con ”I prati dopo di noi” (ed. Feltrinelli), romanzo simbolico sulla montagna e sul destino dell’umanità.

La storia è quella di due viaggi: quello di Bruno, un bambinone «alto come un ontano» cresciuto un po’ troppo, senza mai fermarsi e che «pareva sognare sempre a occhi aperti», e quello di Johannes, un vecchietto che, assieme al suo mulo, al carretto e a una damiera, si dirige di villaggio in villaggio portando con sé una bara, chissà per chi. Il viaggio di Bruno è un’epopea per riuscire a portare «le ultime api del mondo» sulle vette delle montagne dietro il monastero di Marienberg, «dove è rimasta l’ultima neve del mondo». Si incontrerà con l’enigmatico viaggio intrapreso da Johannes che, dopo la morte dei figli e della moglie, decide di incamminarsi verso la cima di quelle stesse montagne per «compiere ciò che andava compiuto, prima del loro arrivo».

Matteo Righetto, padovano, docente di lettere, ha esordito nel 2012 con “Savana padana”, seguito dal fortunato “La pelle dell’orso” da cui è stato tratto anche un film con Marco Paolini, “Apri gli occhi”, “Dove porta la neve” e la “Trilogia della patria” che è diventato un caso letterario internazionale. Ha scritto anche per il teatro e nel 2019 ha ricevuto il premio speciale Dolomiti Unesco.

Gli appuntamenti dell’Aperitivo con l’autore sono gratuiti ma su prenotazione al numero 0462 501830. Al termine dell’incontro sarà offerto ai partecipanti un aperitivo a cura dell’azienda agricola locale Quality over Quantity.
L’incontro verrà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook della biblioteca di Predazzo a cura dello studio di comunicazione Yeti. Nei giorni successivi sarà possibile rivederlo sia sulla pagina FB che sul canale Youtube della biblioteca

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