Ho provato a trattenermi, ma come si fa ad evitare di onorare, questa sera, Jannik Sinner.
Una sorta di orgoglio, mal celato ci accomuna alla immensa gioia dei nostri vicini sudtirolesi e che ci ricorda l’era e le grandi gesta sportive di Gustav Thoni, una altro “magnifico” Alto Atesino.
Nel caso di Jannik però, oltre al talento “disumano” del tennista, vi è anche da evidenziare il carattere del diciannovenne di S. Candido. Il suo essere sempre ben centrato e il suo carattere mai domo è divenuto il suo elemento distintivo.
Sinner è oggi il testimonial perfetto dei nostri territori, il “montanaro” che si impone davanti al mondo intero, in uno sport, diciamocelo, un pò per fighetti.
Tutto questo accresce ancora di più il valore delle sue gesta, gesta che non potranno che continuare ad ampliarsi via, via nei prossimi mesi/anni.
Che vinca la finale di Miami oppure no, a questo punto poco importa. Il futuro è segnato. Jannick è per tutti noi uno splendido trofeo da esibire con orgoglio.