La ASD Dolomitica Nuoto è tra quelle associazioni che stanno portando avanti tra mille difficoltà l’attività sportiva. La piscina di Predazzo è chiusa al pubblico da fine ottobre, ma l’associazione sta continuando a tenere aperta la vasca da 25 metri a disposizione dei tesserati, naturalmente nel rispetto dei protocolli sanitari attuali. “Lo facciamo perché crediamo nell’importanza dello sport e vediamo i rischi, sanitari e psicologici, dello stop all’attività”, ribadisce il presidente Alberto Bucci, che lancia una riflessione sul futuro dello sport. “Con la piscina chiusa non possiamo organizzare i corsi per i più piccoli, e così è anche per le associazioni che si occupano di altre discipline. Ricordiamoci, però, che professionisti e bambini/ragazzi hanno reciprocamente bisogno gli uni degli altri. Infatti, è tra le nuove leve che ci saranno i professionisti di domani e al contempo, senza professionisti si rischia di non avere una base da crescere, perché bambini e amatori necessitano di campioni a cui fare riferimento per scegliere uno sport piuttosto che un altro e per essere stimolati ad impegnarsi e a dare il massimo. Di questo passo rischiamo di perdere una generazione, o più, di sportivi”.
