Sui monti tra le pagine

Le montagne incontaminate, con i loro paesaggi mozzafiato e le cime innevate, fanno sognare lettori di ogni età e costituiscono lo sfondo di diverse storie, sia vere sia di fantasia. I racconti di montagna sono affascinanti, coinvolgono, trasportano nella natura e rimangono nel cuore. Tra le storie di montagna dedicate ai ragazzi, abbiamo scelto di presentarvi quattro titoli diverse, ma tutti in qualche modo legate tra loro.

“L’uomo montagna” (Tunuè – Età +9) è un breve graphic novel che gira intorno alla metafora della vita intesa come un monte da scalare. Racconta di un bambino che cerca nel vento aiuto per suo nonno incapace, da solo, di portare il peso che ha sulle spalle. Il vento abita sulla montagna più alta, perché così può soffiare liberamente senza disturbare nessuno, né distruggere nulla. Il nonno, invece, è stanco, perché negli anni sulle sue spalle sono nate delle montagne che adesso non riesce più a sostenere. Il bambino, quindi, parte nel suo primo viaggio da solo alla ricerca del vento. Trovatolo, gli chiede aiuto e questi glielo concede. Al ritorno, però, è troppo tardi: il nonno se ne è già andato. Il piccolo, pur sentendosi tradito perché il nonno gli aveva promesso che lo avrebbe aspettato, trova comunque conforto nelle radici che gli ha lasciato.

Nel suo viaggio sul monte più alto il bambino conosce la solitudine, ma fa tre incontri fondamentali: l’albero, che gli insegna l’importanza delle radici, i sassi, che gli mostrano il significato di vivere secondo la propria natura e lo stambecco, che lo invita a contare sugli altri nei momenti di difficoltà. Una storia di amore, di morte e di natura, nella quale ogni cosa ha il suo posto e il suo ruolo: l’intensità della vita, la gioia del viaggio e, allo stesso tempo, l’accettazione della fine, che non è rassegnazione, ma compimento della soddisfazione per ciò che si è raggiunto. Come quando si raggiunge la cima di una montagna.

Anche in “Montagna si scrive stampatello” (Salani – Età +8) la metafora principale è quella delle piccole e grandi difficoltà della vita che si affrontano come le salite in montagna. Protagonista è Davide, un ragazzino come tanti, che si fa mille domande e ce la mette tutta per capire gli adulti, ma a volte proprio non ci riesce. Papà se ne è andato e ha una nuova famiglia, i nonni litigano spesso e la mamma ha sempre delle idee un po’ strampalate. Come quella di portarlo in montagna per un trekking musicale di cinque giorni sulle Dolomiti. Dopo l’anno difficile che hanno passato, per Davide questa dovrebbe essere una vacanza meritata sì più di altre, ma in fondo uguale ad altre in passato. Ma non è così. Tra le montagne Davide e sua mamma imparano ad affrontare le sfide grandi o piccole che siano e scoprono un nuovo modo di relazionarsi tra loro e di stare con gli altri.

Protagonista di “Il passo di ciascuno” (Terre di Mezzo – Età +9), invece, è un pastore solitario che accoglie nella sua baita d’alta quota uno sconosciuto, gravemente ferito e ricercato dai fascisti. Accomunati da una vita lontano dalla società di cui non accettano le convenzioni, i due uomini si trovano legati in una sorta di cordata e trovano l’uno nell’altro il coraggio di affrontare il proprio destino. Le bellissime tavole illustrate di grande formato introducono il terzo personaggio di questo racconto: la montagna severa e maestosa, unico vero spazio di libertà, luogo di lotta, di fuga e di speranza. Un albo illustrato rivolto ai ragazzi, ma che può piacere molto anche agli adulti, per la storia che racconta, per come la racconta e per come l’accompagna con le splendide illustrazioni. “Le stagioni dell’animaso. Storie di montagna attorno a un tavolo di larice” (Storiedichi – per tutti), infine, raccoglie le storie, i pensieri, gli aneddoti e i ricordi d’infanzia di Gianna Tavernaro, proprietaria del Maso “El Camin che fuma” sulla strada per Passo Cereda in Primiero.

Sono dodici racconti più uno, che narrano, mese per mese, con linguaggio accessibile e molto curato, le piccole-grandi cose della quotidianità di chi vive in montagna a diretto contatto con la natura, gli animali domestici, le bestie selvatiche, dedicando loro ogni momento. Racconti di una vita semplice e, per questo, ricca di calore, rispetto, accoglienza e umanità. Ogni capitolo narra della bellezza miracolosa e salvifica della natura senza dimenticare di fare qualche confronto, in bene o in male, con la vita frenetica, impegnata, stressante di chi vive in città e deve continuamente fare i conti con orologio, tecnologia e mezzi di trasporto. La quinta stagione protagonista delle ultime pagine, poi, è quella della pandemia. Una stagione difficile e imprevedibile che ha imposto a tutti di fermarsi, aspettare, riflettere.

I testi di questi ricordi sono accompagnanti da originali illustrazioni a metà strada tra il naïve e il realistico, magnetiche immagini stilizzate di animali, paesaggi, cieli stellati. Quattro libri di diverso genere in cui si respira il profondo, intimo e sincero rapporto tra l’uomo e la natura, in cui la montagna si rivela in tutta la sua bellezza e maestosità, senza nascondere le insidie e le difficoltà che può presentare a chi la vive o la frequenta.

Elisabetta Vanzetta

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