l 18 giugno scorso il ristorante “Le Rais” di Cavalese ha festeggiato il suo primo anno di attività. Come dono di compleanno, l’omonima cooperativa sociale ha regalato a sé stessa e alla comunità un nuovo progetto: la ristrutturazione di un appartamento a fini turistici nei locali sopra il ristorante. Oggi quel progetto è realtà: a fine dicembre la prima famiglia ha potuto trascorrere le proprie vacanze nel trilocale, ristrutturato con una particolare attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale da Inveralab e Studio Dolci, con la consulenza della cooperativa sociale HandiCREA. L’obiettivo, infatti, era quello di renderlo totalmente sbarrierato, ben oltre gli standard richiesti dalla normativa in materia: “Da un confronto con ApT e Sportabili, è emersa la richiesta di strutture ricettive accessibili, inclusive e confortevoli, pensate per accogliere anche persone con disabilità – motoria, sensoriale o intellettiva. Al di là delle caratteristiche architettoniche (soggiorno/cucina e due camere, una tripla e una quadrupla, ognuna con bagno e con spazi ampi), il nostro è un contesto che permette alle famiglie di sentirsi a loro agio, perché viviamo la diversità come una ricchezza. La gestione dell’appartamento (accoglienza e pulizie) è affidata ad alcuni dei ragazzi che stiamo seguendo con i percorsi di inserimento lavorativo. Anche questo nuovo progetto ci permette, infatti, di coinvolgere giovani con fragilità sociale o disabilità in percorsi che permettono loro di sviluppare competenze e accrescere le loro potenzialità”, spiega il presidente della cooperativa sociale “Le Rais”, Federico Comini.
La cooperativa sociale “Le Rais” è nata nel 2018 dall’incontro tra giovani professionisti del sociale (educatori e psicologi) proprio con l’obiettivo di mettere in campo iniziative di impresa sociale che coinvolgano persone fragili e a rischio di emarginazione. La cooperativa attualmente gestisce il convitto dello Ski College in Val di Fassa e dell’ENAIP di Tesero (quest’ultimo presso l’Albergo Stella dove è stato realizzato l’appartamento). Le due strutture, al di fuori del periodo scolastico, vengono utilizzate a scopo turistico. Gestisce, inoltre, i ristoranti “Le Rais” di Cavalese e “Il Grillo” di Grauno. Attualmente la cooperativa ha 29 dipendenti, 8 dei quali con fragilità o disabilità. Segue, poi, una decina di ragazzi e ragazze con progetti di borse lavoro o percorsi di prerequisiti lavorativi.
I lavori di ristrutturazione dell’appartamento sono stati finanziati dalla cena appositamente organizzata lo scorso giugno, con risorse proprie della cooperativa, con i fondi raccolti attraverso il coperto sociale del ristorante (che da giugno 2022 ha permesso di raccogliere 8.300 euro), con contributi provinciali e del Bim, e con il Superbonus.
“Proprio come era stato per il ristorante, finanziato da una campagna di crowdfunding di successo che in poche settimane ci aveva permesso di raccogliere ben oltre i 20.000 euro necessari per il rinnovo dei locali e l’acquisto dell’attrezzatura, anche la ristrutturazione dell’appartamento è stata possibile grazie alla partecipazione della comunità, che ancora una volta ha creduto nel nostro progetto e nei nostri valori di inclusione”, sottolinea Comini.
A giugno, in occasione della cena di raccolta fondi, era stato organizzato anche il convegno “I sapori della diversità”, che a sua volta ha seminato qualcosa destinato a fiorire: dall’incontro e confronto tra diverse realtà italiane dell’accoglienza e della ristorazione sociali, è, infatti, nata una rete, per ora informale, che punta a diventare un punto di riferimento strutturato e organizzato per fornire un modello di lavoro condiviso; un modello capace di unire sostenibilità economica e obiettivi sociali. Per costruire (anche in risposta alle notizie che salgono alla ribalta della cronaca, come avvenuto negli ultimi giorni) un’integrazione che non sia fragile e precaria, ma un sistema solido e radicato capace di guardare al futuro.