Un’estate a tutta arte in val di Fiemme

Martedì 11 luglio sarà inaugurata alle ore 21 negli avvolti di Casa Jellici a Tesero “Art è donna”, una collettiva di artiste di Fiemme e Fassa curata dall’associazione “La voce delle donne”. Espongono Gabrielli Barbolini, Giuliana Barretta, Valeria Battel, Laura Benetti, Daniela Bernardi, Giovanna Borghini, Ferderica Cavallin, Gerda Christin, Elena Corradini, Varena Dallaserra, Milena Daprà, Maria Pia Desilvestro, Anna Maria Giovannini, Nicoletta Navoni, Gianna Sommavilla, Oliva Soraruf, Lara Steffe, Fitime Sulejnami, Marisa Tirabassi e Irene Trotter.

Bernardi e Desilvestro, assieme a Valentina Michelutti e Piergiorgio Doliana, sono gli artisti locali che esporranno nella mostra itinerante “I paesi dell’arte” che si snoderà tra Predazzo in Municipio, Ziano a Villa Flora e a Tesero presso Casa Jellici.

Sarà l’occasione per un “gemellaggio” con alcuni artisti marchigiani. Uno scambio artistico dopo che, nel 2022, è partito da Urbino con la mostra itinerante nei borghi antichi marchigiani dal titolo “i borghi dell’arte” e a cui avevano partecipato anche le artiste locali Desilvestro e Michelutti

Da quell’evento è iniziato il progetto “I paesi dell’arte” coinvolgendo gli altri due artisti valligiani, Daniela Bernardi e Piergiorgio Doliana.

La mostra avrà la durata di circa due mesi, a Predazzo dal 15 al 23 luglio, proseguirà poi a Ziano di Fiemme dal 27 luglio al 5 agosto, per concludersi a Tesero dal 9 al 20 agosto.

Alla collettiva, oltre ai quattro artisti locali parteciperanno Vitaliano Angelini, Gianluca Bastianelli, Giovanni Bellantuono, Paolo Del Signore e Gastone Mariani.

“I Paesi dell’Arte, i Borghi dell’Arte, è un’idea, un viaggio attraverso una importante stratificazione culturale, una contaminazione tra regioni distanti ma con molto in comune. Sovrapponibili per valli e torrenti, come pure per bellezza e appartenenza al territorio – scrivono i promotori – La val di Fiemme non può certo vantare castelli, mura di cinta, e le vestigia medievali che caratterizzano le Marche. Durante nove secoli di autogoverno, i castelli, i fiemmesi li hanno sempre tenuti lontani. Ma in valle troviamo palazzi storici millenari dove si governava e si amministrava la legge, al cui interno ci si perde tra arte e storia. I centri storici sono gruppi di case solide con annessi i “tabià”, disposte e orientate dal sapere profondo di chi vi ha abitato per secoli, per rispondere a necessità pratiche e al mutare delle stagioni. Lungo le vie alzando gli occhi su queste mura che hanno sfidato il tempo, scorgiamo sbiadite dagli anni le immagini dei pittori vaganti del XVI secolo che ci narrano di profonda Fede, di storie devozionali, di paure e di ammonimento. Erano i pittori dei poveri, che caricata su un carretto la loro arte, fatta di cartoni, pigmenti, vernici e pennelli, passavano di casa in casa a proporre la loro opera. Ma se entriamo nelle Chiese e nei palazzi vi troviamo i capolavori di famosi pittori locali, da Giuseppe Alberti, al Longo, la dinastia degli Unterperger, ma anche del Rovisi e del Bonora, mi fermo! ma è chiaro che anche da noi l’arte vi abita per diritto di nascita.

Aspettando di poter ammirare assieme le opere di Vitaliano Angelini, Gianluca Bastianelli, Giovanni Bellantuono, Paolo Del Signore, Gastone Mariani, ben conosciamo invece i lavori di Daniela Bernardi,  Maria Pia De Silvestro, Piergiorgio Doliana e Valentina Michelutti; le cui opere sono un “logo” riconoscibile già al primo approccio.

Con attenzione al passato, ma proiettata nel futuro anche la nostra valle ha cambiato passo, le aziende mantengono per i loro prodotti “l’alone” dell’artigianale pur utilizzando tecnologie avanzate. Così anche l’arte fedele a se stessa, ma sempre in cammino, vi propone “nuove finestre” attraverso cui ammirarla”.

La mostra itinerante partirà dal Palazzo Comunale di Predazzo, poi sarà la volta di Villa Flora a Ziano di Fiemme e infine si concluderà negli storici avvolti di Casa Jellici a Tesero.

Una mostra da visitare senza preconcetti, percorrendola con attenzione vi potrete trovare la bellezza del colore puro, sintesi, armonia, e certamente spunti su cui riflettere che di questi tempi è merce rara.

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