Lo scorso anno la nostra consueta abbuffata di film ce la siamo consumata in streaming (anche se alcuni eventi erano comunque in presenza). Non è la stessa cosa che respirare l’atmosfera del Filmfestival della montagna, incontrare registi, personaggi, libri, ma tant’è, ormai ci siamo abituati. Quest’anno il Trento Film Festival torna regolarmente dal 30 aprile al 9 maggio, mentre i film saranno disponibili con abbonamento online fino al 16 maggio. Avremmo occasione di parlarne. Nel frattempo non possiamo perdere i 4 appuntamenti di “Visioni” in alternativa a quell’anteprima che per alcuni anni abbiamo potuto seguire al cinema di Tesero grazie alla SAT e alla biblioteca. Visioni, la trasmissione nata dalla sinergia tra la storica rassegna di cinema e culture di montagna e la Fondazione Museo storico del Trentino, giunta ormai alla sua terza stagione, quest’anno ha esteso la sua “cordata” alla IAMF – International Alliance Mountain Film Festival e al Museo Nazionale della Montagna – CAI Torino.
Ad aprile andranno in onda quattro serate che anticipano l’edizione del Trento Film Festival e che avranno come protagonisti quattro film vincitori della Genziana d’Oro – Gran Premio Città di Trento in quattro diversi decenni. I film saranno introdotti da Miro Forti, insegnante di analisi e linguaggio cinematografico e membro della commissione di selezione del Festival, e da Alice Manfredi, coordinatrice di History Lab.
I quattro film di Visioni andranno in onda nei quattro fine settimana di aprile su History Lab (canale 602 del digitale terrestre): il sabato alle 21.00, in replica la domenica alle 15.00, e saranno disponibili anche in streaming negli stessi orari sul sito hl.museostorico.it .
Questi i film in programma
Si comincia sabato 3 e domenica 4 aprile con un documentario di alpinismo himalayano che ha lasciato il segno negli anni Ottanta, vincendo la Genziana d’oro nel 1989: K2 – Sogno e destino, del grande alpinista e cineasta Kurt Diemberger (Germania / 1988 / 60′). Il K2 nel 1986 è il teatro di una delle più grandi tragedie alpinistiche della storia: un nodo infinito di sogni spezzati, di vite interrotte. Dietro tutto ciò, due grandi protagonisti: Kurt Diemberger e Julie Tullis, “il film team più alto del mondo”.
Sabato 10 e domenica 11 aprile si passa agli anni Novanta, con un film di fiction firmato da Mario Brenta che ha conquistato il Gran Premio Città di Trento nel 1995: Barnabo delle montagne (Italia / 1994 / 124′), tratto dal celebre racconto di Dino Buzzati, è un’intensa storia d’umanità ferita che si confronta con la diversità dei paesaggi e delle stagioni.
sabato 17 e domenica 18 aprile sarà la volta di. Primavera in Kurdistan di Stefano Savona (Francia, Italia / 2006 / 79′), che ha vinto a sorpresa nel 2007. Uno sguardo senza ideologia, con occhi intimamente profondi e al tempo stesso leggeri, nell’animo di giovani guerriglieri curdi, ragazze e ragazzi, che hanno rinunciato a una vita normale e rischiano tutto pur di proteggere la loro identità culturale.
L’appuntamento sabato 24 e domenica 25 aprile è con Expedition to the end of the world di Daniel Dencik (Danimarca / 2012 / 89′), che ha trionfato nel 2013. Ambientato tra i ghiacci del nord est della Groenlandia, racconta un viaggio epico a bordo di una goletta di un gruppo di scienziati e artisti, personaggi unici che sanno esprimere un profondo senso di avventura, scoperta e ricerca scientifica con grande humour e attraverso nuovi modi di vedere il mondo.
Visioni è un programma a cura di Sara Zanatta e Tommaso Iori, in collaborazione con Alice Manfredi, Matteo Gentilini, Rosanna Stedile, Giovanni Gatto e Luigi Pepe. Una produzione Busacca Produzioni Video, regia di Diego Busacca e fotografia di Marco Busacca.
Francesco Morandini