Tutti i martedì di agosto, a partire da martedì 2 alle ore 14, è possibile seguire una visita guidata alla chiesa di S. Nicolò a Pozza di Fassa.
Il ritrovo è davanti alla chiesa alle 14.
La chiesa è un tipico esempio di architettura minore alpina. Il tetto è costituito da due spioventi ripidi ricoperti con scandole in legno. La navata è unica e l’altar maggiore barocco risale al XVIII secolo.
All’interno si può vedere l’altare maggiore conservato nelle forme barocche del XVIII sec. con pala raffigurante San Nicola circondato da angeli e due altari laterali, quello a destra con la Madonna e le Sante Lucia e Barbara, e quello a sinistra col martirio di San Sebastiano. Interessante anche la nicchia della cappella laterale contenente una Madonna Nera con Bambino benedicente, entrambi con sfarzoso mantello dorato.
Al culto di San Nicolò è legata un’usanza religiosa popolare ancora molto viva: se vi aggirate per Pozza nei giorni che precedono la festa del santo vescovo, il 6 dicembre, vi potrebbe capitare di imbattervi in spaventose creature infernali accompagnate dal suono sinistro di catene e campanacci che si alza lungo le strade del paese. Sono i Krampus, i diavoli, che corrono a caccia di bambini. È la tradizione di San Nicolò, che nei primi giorni di dicembre fa ancora oggi il giro delle case per chiedere ai bimbi come si sono comportati nell’arco dell’anno e quindi ricompensarli, se lo ritiene opportuno, con dei doni.
Alla fine il corteo lascia la casa per proseguire il giro di visite in paese. Il rito di San Nicolò rientrava un tempo in un ciclo più ampio di credenze e ritualità legate al periodo del solstizio d’inverno.